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Datagate, “NSA e 007 inglesi cripitano sistemi di email, banche e cartelle mediche”

L’agenzia per la sicurezza nazionale Usa e la sua omologa britannica sarebbero in grado di violare i sistemi crittografici che proteggono email, sistemi bancari e database medici. E’ quanto emerge da nuovi documenti segreti forniti ancora una volta da Edward Snowden e pubblicati dal Guardian e dal New York Times.
A cura di Biagio Chiariello
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L’Intelligence americana e quella britannica avrebbero aggirato la crittografia online che protegge operazioni bancarie, email e cartelle cliniche. A rivelarlo sono il Guardian, il New York Times e Propublica, che riferiscono di di 50.000 documenti forniti ancora una volta dall'ex informatico Edward Snowden, colui che ha fatto esplodere lo scandalo Datagate. Dunque, l’agenzia federale statunitense National Security Agency (Nsa), insieme alla sua controparte nel Regno Unito (Gchq), avrebbe aggirato i software che garantiscono la connessione sicura. Ciò vuol dire che gli 007 americani e i loro omologhi britannici sarebbero in grado di leggere praticamente tutto. "Nel corso dell'ultimo decennio l'Nsa ha condotto una campagna estesa ed aggressiva per infrangere le tecnologie più usate su internet per la codifica delle informazioni", si legge in un documento del 2010 citato dai quotidiani e realizzato dall'Nsa per descrivere i propri risultati alla propria controparte britannica, il Gchq.

Nelle carte si legge che l’Nsa quest’anno ha speso oltre 250 milioni di dollari, nell'ambito del cosiddetto Bullrun, ispirato a un’omonima battaglia della guerra di secessione americana del 1861, ed in grado di condizionare la progettazione dei sistemi di comunicazione dei giganti del web, arrivando anche a modificare gli stessi standard internazionali con cui vengono realizzati i sistemi di criptaggio. Anche l'equivalente inglese della Nsa, il Government communications headquarters, vanta la capacità di crittoanalisi. In questo caso il progetto si chiama Edgehill, dal nome della prima battaglia della guerra civile inglese del 17esimo secolo. Il team britannico avrebbe sviluppato un sistema per violare il servizio mail dei 4 principali gestori dei servizi di posta elettronica al mondo. E si tratta di un’attività che va avanti a pieno regime. Peraltro, secondo i giornali che ne parlano, le aziende coinvolte avrebbero lasciato di proposito dei punti deboli nei software di loro produzione per permettere all’Intelligence di consultare i dati degli utenti.

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