Datagate: Letta incontra Kerry. Intercettate anche le comunicazioni italiane?
Le rivelazioni di Le Monde sulle intercettazioni delle telefonate dei cittadini francesi da parte del governo americano ha mandato su tutte le furie Hollande: il suo vice – Lorent Fabius – ha incontrato ieri a Parigi John Kerry. I due avrebbero dovuto parlare della crisi siriana, ma inevitabilmente il centro dell'attenzione è stato spostato decisamente sul Datagate. Kerry è quindi partito per Roma, dove avrebbe docuto discutere dei negoziati di pace tra Israele e i palestinesi, invece ha trovato ad attenderlo le richieste di chiarimento sulle intercettazioni in Italia. Per questa ragione il Segretario di Stato incontrerò oggi Enrico Letta nella Sala dei Galeoni a Palazzo Chigi, insieme al ministro degli Esteri Emma Bonino. Il comitato parlamentare sui servizi Copasir e il Garante della privacy hanno chiesto delucidazioni al governo su quanto accaduto in Italia. Il sospetto, più che fondato, è che siano state intercettate telefonate ed email tra Italia e Usa. Già nel giugno scorso – dopo le rivelazioni di Snowden – il Copasir si era attivato ascoltando in audizione il direttore del Dis Gianpiero Massolo che negò passaggi illegali di dati sensibili dagli 007 italiani a quelli americani nonché prove che le ambasciate italiane in Usa erano state spiate.
Tuttavia ieri Claudio Fava ha affermato che le comunicazioni italiane sono state ascoltati dagli americani e che tutto ciò sarebbe a conoscienza dei servizi segreti. Giacomo Stucchi, predidente del Copasir, ha tuttavia dissentito: "In tutti gli incontri – spiega – abbiamo avuto la conferma che il Governo non sapeva del programma Prism. Quindi dire che i nostri servizi sapevano, quando non lo sapeva nemmeno il Governo, non è corretto. Fava ha dato una sua interpretazione". I due tre settimane fa facevano parte di una delegazione andata negli Stati Uniti proprio con lo scopo di vederci chiaro sulla vicenda.
L'arrivo di Kerry, tuttavia, è atteso anche per riprendere i negoziati di Pace in Medioriente: il segretario di stato incontrerà il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, arrivato ieri a Roma. Il leader di Israele ha incontrato subito Letta: "So che il premier Netanyahu incontrerà il segretario di Stato John Kerry, sono molto felice della decisione di Roma per i colloqui, Roma è la città della pace e spero che i colloqui a Roma possano essere positivi", ha detto il presidente del Consiglio.