Dal terremoto alla festa: quanto ci costa la parata del 2 giugno?
Parata sì, parata no. La ricorrenza del 2 giugno segna la festa di una Repubblica spaccata: celebrare o no la ricorrenza, visto il dramma che in queste ore sta segnando l'Emilia Romagna? Se da un lato il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha annunciato che la parata si terrà e sarà dedicata alle vittime del sisma, dall'altro, su internet, il fronte del no è ben nutrito, chiamando in causa gli ingenti costi che una manifestazione del genere comporta: far sfilare migliaia di militari lungo via dei Fori Imperiali, a Roma, non è esattamente il massimo dell'economia, in un periodo, peraltro, non propriamente florido per il nostro Paese. Meglio destinare quei soldi alle popolazioni terremotate, si legge sui social network, fra Twitter e Facebook. Andiamo quindi a vedere di quali (e quanti) soldi parliamo, fra spesa pubblica e costi sostenuti dal Comune di Roma Capitale, riferiti all'anno 2011.
UN MILIONE E MEZZO PER LA LOGISTICA – Anzitutto una premessa: i progetti per allestire la parata non sono cominciati l'altro ieri. Da qualche mese a questa parte, come sottolinea anche il ministro all'Istruzione Francesco Profumo, sono state già «affrontate alcune spese». In particolare, il 20 febbraio scorso, una circolare dell'Ispettorato delle Infrastrutture dell'Esercito (Ufficio programmazione e gestione, protocollo numero 3122) indicava i primi esborsi: 823.887,79 euro per l'allestimento delle tribune, cui bisogna aggiungere 119.500 euro per il servizio di vigilanza e manovolanza, lo spostamento delle fermate trambus, lo smontaggio di alcuni semafori, l'allaccio delle cabine elettriche e altre attività complementari. A tutto ciò bisogna sommare altri 628.539 euro di oneri soggetti a ribasso di gara, ed ecco che il totale ammonta a 1.571.926,79 euro, parzialmente corretti al ribasso dopo il terremoto in Emilia.
TRE MILIONI E MEZZO PER I MILITARI – A fare i conti successivi è il Pdm (Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia), che calcola in 3 milioni e mezzo le spese per l'impiego di uomini e mezzi. Alla parata del 2011, si legge in una nota sul sito internet del partito, hanno sfilato circa 5.600 uomini, 442 civili e 260 mezzi. Considerate le spese per gli straordinari notturni (visto che le prove per la parata vengono effettuate di notte), il compenso forfettario di impiego e l'indennità di missione per chi arriva da fuori Roma, ogni militare percepisce tra i 300 e i 400 euro, a seconda del grado. Ecco, quindi, che per il 2 giugno romano arriveremo a spendere, in tutto, circa 4 milioni di euro. Cifra in cui bisogna considerare, non da ultimo, l'esibizione delle celebri Frecce Tricolore, che costano la bellezza di 20mila euro l'ora. «Soldi che – scriveva un anno fa il deputato Radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm – potrebbero essere destinati al finanziamento di attività sociali e di assistenza». «Per essere coerenti con le richieste di sacrifici che si rivolgono ai cittadini – affermava il Pdm il 4 maggio scorso – il neocommissario “taglia spese” Enrico Bondi cominci col tagliare proprio le spese destinate alla festa della Repubblica». Richiesta che oggi, col terremoto che ha distrutto vite e città dell'Emilia, torna quanto mai d'attualità.
QUANTO SPENDEREMO QUEST'ANNO? – I festeggiamenti “all'insegna della sobrietà” annunciati da Napolitano vedranno, comunque, una riduzione delle spese sopra indicate. A sfilare lungo via dei Fori Imperiali saranno, secondo i dati diffusi dal Ministero della Difesa, 3.200 uomini e mezzi, il cui costo complessivo si aggirerà intorno ai 2 milioni 900mila euro. Nel dettaglio, a sfilare saranno 2.584 militari (a fronte dei 4.919 dell'anno scorso), 738 unità di altre amministrazioni, 10 bande, 93 mezzi e 98 cavalli. Per quanto riguarda l'allestimento delle tribune, il costo affrontato è pari a 594mila euro, a fronte degli 877mila del 2011 e gli 870mila del 2010.
Atti parlamentari – XVI Legislatura