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Dal Senato ok al decreto fiscale: stop alle bollette a 28 giorni, arriva la rottamazione bis

Il Senato ha approvato la fiducia sul decreto fiscale con 148 voti favorevoli e 116 contrari. Il testo passa ora all’esame della Camera. Molte le novità: dallo stop alle bollette a 28 giorni alla rottamazione bis, passando per nuove norme su sigarette elettroniche e stalking.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Senato ha approvato la fiducia sul decreto fiscale collegato alla manovra: dall’assemblea di Palazzo Madama arriva il via libera al provvedimento sulla base del testo elaborato con alcune modifiche dalla commissione Bilancio. A favore hanno votato 148 senatori, 116 i contrari tra cui M5s, Lega, Mdp, Fi e Si. Il testo passa ora all’esame della Camera dove la commissione Bilancio prevede di chiudere l’esame del provvedimento entro il primo dicembre. Il decreto fiscale introduce una serie di misure in varie materie, dalle bollette telefoniche alla rottamazione delle cartelle, dagli studenti delle scuole medie alla cannabis, ecco tutte le principali novità:

Bollette a 28 giorni

Grazie a un emendamento passato in commissione Bilancio verranno abolite le bollette a 28 giorni: si tornerà così alla fatturazione mensile per gli abbonamenti telefonici, di tv e di internet. Unica eccezione sarà quella delle offerte promozionali che potranno avere scadenze inferiori. Gli operatori del settore dovranno adeguarsi alla misura entro 120 giorni, altrimenti dovranno pagare un rimborso di 50 euro ai clienti.

Rottamazione delle cartelle

La rottamazione bis verrà aperta alle vecchie cartelle tra 2000 e 2016 per chi non aveva aderito alla prima definizione agevolata. Porterà nelle casse dello stato circa 209 milioni di euro. Secondo quanto stimato, dovrebbero arrivare 25mila nuove adesioni alla rottamazione. La relazione tecnica che accompagna il maxi-emendamento votato oggi dal Senato specifica inoltre che l’80% dei contribuenti che ha aderito alla prima rottamazione della cartella sta pagando l’importo dovuto, una cifra intorno a 10mila euro mediamente.

Sigarette elettroniche

Arriva una stretta sulle sigarette elettroniche: non potranno più essere vendute online. Un emendamento a firma Vicari, approvato in commissione, prevede la vendita solo nelle tabaccherie e nelle rivendite autorizzate allo scopo di combattere un mercato stimato per il “50% illegale”. Inoltre, questa misura ha l’obiettivo di garantire “controllo sul fronte sanitario dei liquidi venduti”.

Cannabis

Lo stanziamento di fondi aggiuntivi per la produzione della cannabis che avviene nello stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze consentirà di raggiungere una produzione annua di 300 chili, necessari per rispondere all’aumento delle prescrizioni e dei consumi. Entro il 2018 la produzione sarà ampliata passando da circa 100 a circa 150 chili, mentre per le nuove coltivazioni saranno necessari 12 mesi.

Uscita dei minori dalle scuole medie

Una delle questioni che erano rimaste irrisolte e affrontate in questa misura riguardava l’uscita dalle scuole dei minori di 14 anni: secondo la precedente normativa non potevano lasciare l’istituto senza essere accompagnati dai loro genitori. “Finalmente i genitori delle ragazze e dei ragazzi minori di 14 anni – dichiara la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli – potranno legittimamente autorizzare le scuole frequentate dalle proprie figlie e dai propri figli a consentirne l'uscita autonoma dai locali scolastici al termine dell'orario delle lezioni, in considerazione dell'età, del grado di autonomia e dello specifico contesto, nell'ambito di un processo di autoresponsabilizzazione”.

Scudo fiscale ter

Un’altra misura riguarda i transfrontalieri e gli italiani che in passato sono stati residenti all’estero e sono poi tornati a vivere in Italia ma lasciando denaro fuori dai confini nazionali. Ora basterà pagare il 3% della somma da sanare: la domanda potrà essere trasmessa fino al 31 luglio 2018.

Stalking

Un emendamento ha cancellato una norma che declassificava alcuni reati tra cui anche lo stalking. In quella maniera era possibile estinguere il reato pagando una multa anche in caso di mancata accettazione della vittima. Si è quindi deciso di non far ricadere il reato tra quelli per cui è applicabile la misura della giustizia riparativa.

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