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Dal museo del coltello sardo a quello del cavatappi: i 10 musei più strani d’Italia

Il 18 maggio è la Giornata Internazionale dei Musei, giornata che potreste trascorrere in uno dei musei più strani d’Italia. Eccone 10 selezionati da una start up nel settore turistico.
A cura di Redazione Cultura
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Il 18 maggio è la Giornata Internazionale dei Musei e per l’occasione migliaia di musei pubblici in Italia saranno aperti  con esposizioni e numerose attività. In attesa delle giornate del 20 e 21 maggio, in cui sarà celebrata la Festa dei Musei. Eppure, l’Italia non è costituita solo di musei che custodiscono importanti dipinti, sculture o siti archeologici di enorme importanza. Esistono, infatti, tanti luoghi dove ammirare tantissime cose inimmaginabili per un museo.

Ed è per questo che per l'occasione, il comparatore di alloggi turistici on line Hundredrooms, una start up nata nel 2014, ha selezionato alcuni dei musei più strani visitabili in giro lungo la penisola. Dal museo del coltello sardo a quello del rubinetto, passando per quello dell'ombrello e del parasole al "the shit museum". Vediamo, in poche righe, la selezione di questi 10 imperdibili e strani musei.

  1. Museo del Coltello Sardo – (Cagliari). I coltelli custoditi in questo piccolo museo sono conservati come vere opere d’arte con manici intarsiati a forma di cervo, cinghiale e aquila, e con  lame di diverse dimensioni e affilatura. In questo museo viene mostrato al pubblico anche il “Coltello più pesante del mondo”: 295 kg per 4,85 metri, realizzato dall’artigiano Paolo Pusceddu.
  2. Museo del Papiro – (Siracusa). Un viaggio nel passato tra papiri faraonici, ieratici, demotici, greci e copti, oltre a documenti sulle tecniche di fabbricazione dei papiri: mortai e pestelli, tavolozze, pennelli e colori. Durante la visitam è possibile assistere alla lavorazione del papiro.
  3. Museo del Rubinetto (San Maurizio d’Opaglio – Novara). Oltre alla scoperta e l’evoluzione dei rubinetti, in questo museo è possibile conoscere i trucchi del mestiere degli idraulici, ripercorrendo la storia dell’igiene personale da pratica di lusso a fenomeno di massa.
  4. Museo dell’ombrello e del parasole (Verbano Cusio Ossola – Cuneo). In questo museo, situato tra le langhe piemontesi, sono custoditi i più antichi cimeli risalenti al XIII secolo. Oltre al racconto di una delle professioni più antiche: l’ombrellaio.
  5. Museo della Bora (Trieste). Un museo sui venti, noto come il “magazzino dei venti”, dove è possibile misurare la velocità del vento, ammirare una rosa dei venti, studiare e approfondire il fenomeno dell'energia eolica.
  6. Museo delle Anime del Purgatorio (Roma). In questo museo, risalente al 1800, è conservata la collezione di padre Jouet, con manoscritti, impronte e illustrazioni "lasciate" dagli spiriti testimonianza della sofferenza delle anime del Purgatorio, desiderose di tornare in vita.
  7. Museo dei Bonsai Crespi (Milano). Si tratta dell'unico museo mondiale di Bonsai. Bonsai, ma anche piante secolari, vasi e libri antichi che provengono dall’Estremo Oriente, tra cui  il millenario Ficus retusa linn..
  8. Museo del Cavatappi (Barolo – Cuneo). Un museo dedicato a uno degli strumenti più utilizzati per aprire una bottiglia di buon vino. Naturalmente non poteva che trovarsi tra le laghe piemontesi. Con degustazione finale di un buon bicchiere di Barolo.
  9. Museo del Flipper (Bologna). In questa esposizione, che racchiude oltre 400 flipper, videogiochi, macchine a moneta che esistevano in bar e luoghi di ritrovo, i visitatori possono anche giocare, divertendosi e rimembrando i vecchi tempi.
  10. The Shit Museum (Castelbosco – Piacenza). Alcuni imprenditori agricoli un paio d'anni fa si sono riuniti e hanno deciso di dedicare un museo ai diversi usi dello sterco. Per questa ragione, in maniera seria ed ecologica, viene affrontata la "merda" da un punto di vista industriale e degli usi possibili in agricoltura. Oltre a una sezione dedicata agli escrementi in letteratura.
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