D’Alema: “Monti non si deve candidare”
Mentre il Ppe e i moderati italiani insistono per un candidatura di Monti alle prossime elezioni politiche e Berlusconi addirittura sarebbe pronto a fare un passo indietro, il centrosinistra invece è convinto che il Premier faccia bene a non immischiarsi nella competizione politica. Lo aveva chiarito nei giorni scorsi il segretario del Pd Bersani e lo ha ribadito Massimo D'Alema intervistato dal Corriere della Sera. "Monti non si deve candidare" ha affermato il parlamentare ed ex Premier perché "verrebbe meno la coerenza con il ruolo che gli è stato assegnato". "Non riesco a capire come una persona al di sopra delle parti, fino al punto di accettare la nomina di senatore a vita prima ancora di andare a Palazzo Chigi, possa diventare la bandiera di una precisa forza politica" ha spiegato D'Alema quindi "sarebbe meglio se Monti preservasse la sua figura di super partes al servizio della Repubblica e la conservasse anche per il futuro prossimo".
Monti non tornerà alla Bocconi – Insomma certamente il Premier non andrà in pensione né ritornerà alla Bocconi ma resterà in politica anche perché "una personalità come Monti è utile al Paese". Certamente per il presidente del Copasir una persona che si è posta come punto di unione tra le parti non può poi passare a guidare una fazione contro l'altra. "Sarebbe illogico e in qualche modo moralmente discutibile che il Professore scenda in campo contro la principale forza politica che lo ha voluto e lo ha sostenuto nell'opera di risanamento" ha spiegato D'Alema ricordando inoltre che Monti è senatore a vita e con una sua candidatura si aprirebbero difficoltà anche formali. A chi tira per la giacchetta il Premier D'Alema invece consiglia di candidarsi personalmente "senza nascondersi dietro il suo nome".