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Zucchero: “Oggi i giovani artisti hanno crolli emotivi perché non fanno gavetta, vengono bruciati dai talent”

Zucchero si racconta in un’intervista. L’artista ripercorre gli esordi della sua carriera e dice la sua sulla situazione attuale dei giovani che si affacciano nell’industria musicale. Rivela, poi, che quest’anno parteciperebbe a Sanremo ma non come concorrente.
A cura di Eleonora di Nonno
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Il nuovo album di Zucchero intitolato Discover II raccoglie brani rivisitati e reinterpretati. Il cantante ne parla in un'intervista a Vanity Fair in cui ripercorre gli esordi della sua carriera. Non nega l'eventualità di partecipare a Sanremo 2025 condotto da Carlo Conti ma non come concorrente: "Vorrei celebrare i quarant'anni del brano Donne che ricorreranno a febbraio".

Zucchero: "Gli artisti giovani hanno crolli emotivi perché non fanno la gavetta"

"Oggi leggo di artisti giovani che hanno crolli emotivi: credo sia normale, quando non si fa gavetta non si hanno le spalle larghe per sopportare ciò che questo mestiere comporta" spiega Zucchero. Il cantante chiarisce che agli esordi si è trovato in una situazione che definisce "disperata":  "A 23 anni decisi di sposarmi e d'investire i risparmi che non avevo per andare a vivere in una casa davvero modesta che, avrei capito poi, non voleva nessuno. Lì divenne tutto in salita, chiaramente c'erano più responsabilità. Sono stato un pazzo". È convinto che oggi le cose siano più difficili: "Perché adesso, penso ai talent, gli artisti li bruciano subito. Ai nostri tempi c'era la possibilità di fare più dischi, le case discografiche investivano sui progetti, davano tempo. Gli stessi Dalla e De Gregori, tra i tanti, con le tempistiche di ora non li avremmo mica avuti". Un giovane discografico diede a Zucchero un'ultima chance nel 1984, anno, anno in cui si trovava ad un punto morto dopo due partecipazioni fallimentari a Sanremo e con serie difficoltà economiche. Alla domanda su come faccia a resistere nell'industria musicale di oggi, risponde: "Per la mia generazione è difficile perché il mercato si misura con parametri che non sono i nostri e ritmi che non ci appartengono. I dischi, parliamoci chiaro, non si vendono più. Si resiste, a livello di potere rispetto ai discografici, grazie a ciò che si è seminato. Ma tanto contano solo gli stream e quanto il cantante è social".

"Sanremo di Amadeus è stato il Festival degli influencer"

In passato Zucchero aveva definito Sanremo come il Festival degli influencer: "Amadeus ha pensato più ai numeri sui social che alle canzoni". Sulla conduzione di Carlo Conti prevista per la kermesse canora del 2025, invece: "Ci conosciamo da quando eravamo ragazzi, frequentavamo le stesse serate in Versilia. Mi piace il suo atteggiamento, è anche lui uno diretto: o sì, o no". Se dovesse chiamarlo come ospite non direbbe di no:

Sì, perché mi conosce bene e sa che se devo andare è per fare qualcosa che resti. Non per il compito, magari per celebrare i quarant'anni di Donne, che ricorreranno a febbraio. Non m'interessa, come non m'interessano la nostalgia e stare su un piedistallo. Voglio fare musica finché campo, perché mi dà gioia, è la mia ragione di vita.

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