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Zerocalcare diserta il Lucca Comics e risponde agli attacchi: “Ero in Siria quando c’era l’Isis, tu che fai?”

Il fumettista Zerocalcare ha annunciato che non parteciperà al Lucca Comics, per via del patrocinio dell’ambasciata di Israele all’evento. Sui social risponde a chi lo accusa di antisemitismo: “Sono stato più volte in Siria quando c’era l’Isis per supportare i curdi e chi combatte sul campo il jihadismo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il fumettista Michele Rech, in arte Zerocalcare, ha annunciato ieri che non parteciperà al Lucca Comics, perché la manifestazione è patrocinata dall'ambasciata di Israele, che proprio a partire da venerdì sera ha intensificato gli attacchi nella Striscia di Gaza, di fatto aprendo una nuova e più sanguinosa fase del conflitto: il Nord di Gaza è stato praticamente raso al suolo, hanno confermato le organizzazioni umanitarie.

Il patrocinio all'iniziativa è stato dato dall'ambasciata israeliana perché il manifesto è stato realizzato realizzato da Asaf Hanuka e Tomer Hanuka, entrambi israeliani, e in questi casi è prassi che ci sia nella locandina anche il logo dell'ambasciata del Paese d'origine degli artisti, a cui il lavoro viene stato commissionato.

Oggi il fumettista si rivolge sui social a chi lo attacca per aver deciso di disertare la manifestazione, spiegando le sue ragioni: "Rispondo solo a uno scemo a campione ma vale per tutti quelli che fanno finta di confondere la richiesta di finire bombardamenti e apartheid con l'appoggio a formazioni islamiste o antisemite", ha scritto su X Zerocalcare. Il fumettista, in risposta a Maurizio Crippa, vicedirettore del Foglio, che ha accostato in un post su X la scelta di non andare a Lucca e la morte di Armita Geravand, la 16enne picchiata in Iran perché senza velo, e ha accusato il fumettista di schierarsi con gruppi jihadisti.

Il disegnatore ha ricordato di essere "stato più volte in Siria quando c'era l'Isis per supportare i curdi e chi combatte sul campo il jihadismo". 

"Lo faccio ancora tutti i giorni come posso", ha aggiunto, "amiche e amici miei più coraggiosi di me ai jihadisti gli sono andati a sparare direttamente. Tu esattamente che cazzo fai?", ha chiesto il disegnatore all'utente che lo aveva contestato.

Salvini accusa Amnesty International di razzismo

Il fumettista è stato contestato apertamente dal vicepremier Matteo Salvini: "Spiace che per qualcuno il sostegno dell’ambasciata di Israele ad un bellissimo evento culturale sia un problema, a tal punto da annullare la presenza. Io la penso esattamente al contrario, e farò il possibile per essere al Lucca Comics. Evviva l’arte, evviva la libertà".

Oggi il leader della Lega attacca anche Amnesty International, che per le stesse ragioni di Michele Rech ha fatto sapere non parteciperà al Lucca Comics: "Il patrocinio dell'ambasciata israeliana al LuccaComics ci spinge a rinunciare alla nostra presenza. Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio di ambasciate dei paesi di provenienza degli artisti che realizzano l'immagine del festival, ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili", ha scritto l'organizzazione ieri sera. Salvini ha commentato sui social: "Questo si chiama razzismo".

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