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“Web 0.0”: l’esperimento che porta Internet nella vita reale

“Chattare”, “taggare”, “farsi un selfie”: parole che a Civitacampomarano, in Molise, non significano nulla. Tuttavia, lo scambio reciproco di informazioni e le attività cosiddette “social” esistono anche qui: a dimostrarlo l’idea provocatoria di Biancoshock, un artista che è entrato nella piccola comunità molisana rivoluzionando per un po’ le sue abitudini.
A cura di Federica D'Alfonso
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L'esperimento di Biancoshock a Civitacampomarano: Twitter
L'esperimento di Biancoshock a Civitacampomarano: Twitter

Civitacampomarano è un piccolo paesino in provincia di Campobasso che conta poco più di 400 abitanti, prevalentemente anziani. Un paesino ricco di tradizioni popolari, dove internet è un mondo quasi del tutto sconosciuto, dove i telefoni hanno difficoltà a prendere la rete e la connessione dati è quasi assente. Un luogo dove il tempo, apparentemente, sembra essersi fermato: dove le parole per noi divenute essenziali nella vita di tutti i giorni, come "chattare", "taggare", "farsi un selfie", non hanno mai acquisito il significato di scandire le ore della giornata. Tuttavia, lo scambio reciproco di informazioni e le attività sociali esistono anche qui: lo ha dimostrato l'idea provocatoria di Biancoshock, un artista che è entrato nella piccola comunità molisana e ha rivoluzionato per un po' le sue abitudini.

Biancoshock è convinto che le "funzioni virtuali" ritenute dalla stragrande maggioranza della popolazione come necessarie e fondamentali per la vita di tutti i giorni, esistano anche in un paese dove la connessione stenta ad arrivare: è nato così una sorta di Internet "in the real life", un esperimento che ha dimostrato come nelle tradizioni e nelle culture popolari gli strumenti del web, sotto altre vesti, sono sempre esistiti e hanno permesso a popoli e famiglie di avere interscambi culturali, magari anche solo incontrandosi al bar e vivendo quotidianamente le vie del paese.

Wikipedia e Facebook a Civitacampomarano
Wikipedia e Facebook a Civitacampomarano

Con "Web 0.0" Biancoshock ha portato Internet nella vita di tutti i giorni: la cabina telefonica è diventata l'equivalente di Whatsapp, la bacheca al centro della piazza non poteva che ricordare Facebook e lei, la signora che da una vita abita nella stessa casa della stessa strada, è l'equivalente di Wikipedia con il suo tesoro di sapere senza tempo. Un esperimento il cui risultato è stata una serie di scatti ironici e affascinanti, che colgono appieno il senso di quell'elemento per noi divenuto indispensabile: la comunicazione, in tutte le sue forme.

Youtube
Youtube

La sua identità è sconosciuta, ma vive e lavora a Milano. Biancoshock scrive nella sua biografia che "per molti anni non si è considerato un artista finché, un giorno, ha deciso di capire realmente chi fosse e che cosa stesse facendo". Diviene famoso con "Ephemeralism": lo scopo, produrre opere d’arte che esistano in maniera limitata nello spazio, ma che persistano in maniera infinita nel tempo attraverso la fotografia, i video e i media. Più di 650 interventi lo hanno visto protagonista nelle strade di Italia, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Lituania, Malesia, Malta, Norvegia, Polonia, Portogallo, Singapore, Slovacchia, Slovenia e Spagna.

La sua primaria fonte d'ispirazione sono le persone comuni, la strada e l'attualità: "Sono i tre elementi vitali per il mio lavoro e cerco sempre di farli coesistere all’interno di una mia esperienza". Lo dimostra “Borderlife”, l'ultimo progetto ideato da Biancoshock: la città di Milano ha assistito alla creazione, in alcune aree dismesse, di mini appartamenti nei tombini, arredati elegantemente e muniti di ogni comfort. “Se alcune criticità non si possono evitare”, ha spiegato l’artista, “tanto vale renderle confortevoli”. Una provocazione ma anche un tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni spinose del nostro quotidiano, ispirata dalla vita dei senzatetto di Bucarest che in oltre tremila vivono nelle fogne della città.

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