Walter Siti vince il Premio Strega

Walter Siti si aggiudica il Premio Strega, lo spoglio avvenuto in diretta a partire dalle 23 e trenta di stanotte ha premiato l’autore di Resistere non serve a niente (Rizzoli, 2012). Lo Strega dunque va al maestro del realismo contemporaneo, che non necessita di molte presentazioni: docente universitario, curatore delle opere di Pasolini, critico e teorico di se stesso, impegnato in una scrittura che non vuole mai cedere nulla alla banalità e alla piattezza della rappresentazione, ma cerca sempre di essere pervicacemente nella realtà

Con Resistere non serve a niente racconta l’efferato mondo della alta finanza, guidandoci brutalmente in un mondo dai colori vividi eppure truci, in cui nulla di ciò che rende basso un simile universo viene trascurato.

La storia è quella di Tommaso, un broker con un complesso passato, che lo ha visto emanciparsi dalla povertà attraverso lo studio e poi entrare nel mondo degli affari. Ma il romanzo di Walter Siti colleziona molti punti di vista e ci regala ritratti di personaggi inevitabilmente complessi, che sono al contempo medaglioni, immagini del presente più  attuale (come Gabry, immancabile escort in un mare popolato da squali della finanza) così come  sfumati e concreti, in un romanzo dalle molte facce che si sforza di narrare il presente. Si può comprendere dunque che la vittoria sia andata ad un'opera che sazi così bene un desiderio di realtà.

Walter Siti si può senza dubbio definire uno dei grandi protagonisti della letteratura di oggi e la sua vittoria è il segno che anche un premio letterario discusso come lo Strega può forse premiare autori di indubbia grande letterarietà e in grado di creare complessi squarci su una contemporaneità che forse, senza questi romanzi, non potremmo cogliere con la stessa nettezza.