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“Volevo essere virale”, finge la propria morte per promuovere una canzone, polemiche sul rapper coreano

Il rapper Ch1tkey ha finto la propria morte per promuovere il suo ultimo singolo, e quando è stato scoperto ha rivendicato la propria scelta.
A cura di Redazione Music
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Il rapper coreano Ch1tkey
Il rapper coreano Ch1tkey

In un mondo musicale in cui il marketing è sempre più importante c'è chi esagera e si spinge al limite. È successo al rapper Ch1tkey, ventunenne coreano, il cui vero nome è Jeong Joon-Hyeok che nelle scorse ore è stato al centro di alcune polemiche per aver inscenato la propria morte per promuovere la sua musica e, una volta smascherato, ha continuato cercando di confermare la bontà della sua mossa promozionale. Il rapper doveva lanciare la sua nuova canzone "Back" quando l'agenzia di stampa sudcoreana Newsen ha battuto la morte del rapper che, stando a quanto scritto, sarebbe precipitato dal quinto piano mentre festeggiava un traguardo lavorativo.

Ad aiutarlo in questa mossa promozionale anche alcuni amici, uno dei quali aveva dichiarato che il cantante era caduto "cercando di fare uno scherzo su un tetto", come riporta NME che riprende il sito Koreaboo in cui si spiega come nasce lo scherzo: "Uno di noi ha promesso ai nostri spettatori che se avessimo guadagnato un certo numero di follower su Instagram, Ch1tkey si sarebbe buttato dal bordo del tetto – ha detto il ragazzo -. Quando è stata raggiunta la quota di follower, Ch1tkey e un altro conoscente si sono fermati sul bordo del tetto. Ch1tkey avrebbe dovuto fingere di cadere dal tetto e poi terminare lo streaming dopo aver fatto un regalo a uno spettatore a caso, ma è scivolato ed è caduto".

Anche la fidanzata del rapper avrebbe confermato l'accaduto con un post sui social, scrivendo: "Ho appena parlato con la mamma di Ch1tkey per circa un'ora e mezza. Apparentemente era privo di sensi al pronto soccorso". A far capire che era uno scherzo è stato lo stesso Ch1tkey, intervenuto sui social con un reel intitolato "È bello rivederti" e successivamente con alcune dirette ha difeso la sua scelta: "Perché dovrei scusarmi? (…) Sono stati i giornalisti a riportare falsamente la mia morte. Avrebbero dovuto verificare i fatti prima di pubblicare. È colpa tua se ci hai creduto" continuando su questo tenore e dicendo: "Anche le persone a cui non piace l'hip-hop improvvisamente guardano tutta la mia roba dopo avermi visto al telegiornale (…). Volevo rendere virale la mia vita, e allora? […] Non ho fatto nulla di sbagliato".

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