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Visitare gli Uffizi da casa è possibile: grazie alle nuove mostre digitali

La Galleria degli Uffizi inaugura le mostre digitali: grazie alla collaborazione con Google Art Project capolavori come “La nascita di Venere” del Botticelli diventano accessibili a tutti, sul web.
A cura di Federica D'Alfonso
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Galleria degli Uffizi, Firenze
Galleria degli Uffizi, Firenze

Visitare un museo restando comodamente seduti in poltrona è possibile. Una sfida che solo dieci anni fa sarebbe stata inimmaginabile, oggi è realtà, e l'Italia è una delle grandi protagoniste della rivoluzione iniziata nel 2011 con la nascita del Google Art Project. La Galleria degli Uffizi è stata una delle prime ad unirsi al progetto, e oggi è una delle istituzioni più presenti sulla piattaforma con centinaia di contributi multimediali. Ma la sfida non finisce qui: è stato da poco annunciato l'ampliamento della collezione virtuale degli Uffizi, con nuove mostre digitali e decine di nuovi capolavori da ammirare.

La Venere di Botticelli incontra il digitale

La Nascita di Venere, Sandro Botticelli (1482), Galleria degli Uffizi, Firenze
La Nascita di Venere, Sandro Botticelli (1482), Galleria degli Uffizi, Firenze

Oltre settanta capolavori custoditi dagli Uffizi e famosi in tutto il mondo sono adesso disponibili su Google Arts and Culture e sul Google Cultural Institute: la “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli, “La Maestà di Santa Trinità” di Cimabue e “La liberazione di Andromeda” di Piero di Cosimo non sono mai stati così “vicini”. Accedendo semplicemente al sito di Google Arts&Culture è possibile immergersi nell'affascinante lavoro dei maestri del Rinascimento, addentrarsi negli angoli più nascosti dei dipinti ed approfondire la conoscenza di stili, tecniche e materiali, tutto direttamente da casa. Inoltre, grazie alla tecnologia Street View è possibile visitare le sale del museo e percorrere i famosi corridoi del museo fiorentino.

L'annuncio dell'ampliamento dell'offerta digitale è stato fatto a margine del summit “Digital Meets Culture: What Direction for the Future” ospitato proprio a Firenze. Temi dell'incontro, la conservazione e l'accessibilità del patrimonio culturale mondiale, le nuove prospettive imposte dalla tecnologia e l'impatto economico che il digitale può avere nel mondo culturale. Un orizzonte molto ampio di discussione, al quale l'Italia partecipa da anni collaborando attivamente con il Google Cultural Institute per ampliare le possibilità offerte dalla tecnologia per la diffusione e la fruizione dell'arte e della cultura di tutto il mondo.

L'Art Project

Il Google Art Project nasce nel 2011 dall'idea di un ingegnere di origine indiana, Amit Sood. In poco più di cinque anni la sfida tecnologica e culturale di Sood è stata raccolta da oltre mille musei in tutto il mondo fra cui quelli italiani, che sono stati fra i primi ad entrare nel mondo virtuale dell'Art Project di Google. I Musei Capitolini, il Museo dell'Ara Pacis e la Galleria d'Arte Moderna di Roma sono stati, insieme alla Galleria degli Uffizi e ai Musei Civici di Venezia, fra i primi a mettere a disposizione degli utenti oltre mille immagini in alta definizione e insieme ad esse, la possibilità di accostarsi all'arte in modo immediato e diretto.

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