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Villa Adriana, il luogo dove l’imperatore celebrò il suo amore per il giovane Antinoo

La relazione fra l’imperatore Adriano e il giovane Antinoo ha del leggendario, e Villa Adriana è forse uno dei luoghi che meglio ci racconta questa leggenda. Dal Canopo all’Antinoeion, sono tantissimi gli indizi lasciati dal tempo per ricostruire l’affascinante storia d’amore fra i due.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il bellissimo e suggestivo Canopo di Villa Adriana, a Tivoli.
Il bellissimo e suggestivo Canopo di Villa Adriana, a Tivoli.

Esiste un luogo, nei pressi di Roma, dove il tempo sembra essersi fermato per sempre: qui la storia ci parla, raccontando di antichi splendori e tragici amori. Questo luogo è Villa Adriana. Fra i templi, le terme e i magnifici palazzi un posto in particolare ha sempre destato l’attenzione degli studiosi: si tratta del cosiddetto “Canopo”, la meravigliosa vasca d’acqua circondata da statue che secondo la leggenda rappresenterebbe il tributo offerto da Adriano al suo compianto e amatissimo Antinoo.

Lo scopo del monumento doveva essere quello di rievocare il flusso del fiume Nilo in quel tratto che, da Alessandria, giungeva fino alla città di Canopo: fu qui che Antinoo, il giovane amato dall’imperatore, aveva trovato la morte durante un loro viaggio verso Oriente. Anche se l’archeologia ha smentito questa poetica immagine, datando la costruzione del Canopo adrianeo molto prima di questo viaggio, il fascino indiscutibile di questo luogo d’amore e ricordo resta immutato.

Nel’Historia Augusta Elio Sparziano racconta di un Adriano letteralmente ossessionato dal giovane Antinoo, tanto da “piangere come una donna” la sua morte. Le lacrime però dovettero lasciare ben presto il posto alla volontà di rendere immortale quell’amore: si iniziò a venerare Antinoo come un dio, in suo onore venne fondata una città e in tutto l’impero iniziarono a comparire monumenti in suo onore.

Segni di un amore che sono giunti fino a noi: Antinoo è l’unico, secondo solo ad Ottaviano e allo stesso Adriano, a poter vantare un così alto numero di monumenti e statue a lui dedicate. Ed è proprio Villa Adirana a conservare i segni, per molti versi ancora misteriosi, di questa relazione. Oltre al Canopo, in tempi recentissimi gli scavi hanno restituito un altro luogo importante per ricostruire la vicenda d’amore fra i due: nel 2005 è venuto alla luce l’Antinoeion, quello che probabilmente doveva essere il luogo scelto per la sepoltura del giovane avvenuta, in realtà, in circostanze e luoghi ancora sconosciuti.

L'amore di Adriano per Antinoo

Il ritratto di Antinoo scoperto a Villa Adriana e oggi conservato al Museo del Louvre di Parigi.
Il ritratto di Antinoo scoperto a Villa Adriana e oggi conservato al Museo del Louvre di Parigi.

Di tutti i giochi umani, quello d'amore è l'unico che minaccia costantemente di sconvolgere la nostra anima, ed è anche l'unico in cui il giocatore deve abbandonarsi all'estasi del corpo… Inchiodato al corpo amato come uno schiavo alla croce.

L’amore dell’imperatore per Antinoo è divenuto leggendario grazie anche al bellissimo racconto che ne fa Marguerite Yourcenar nel suo romanzo “Memorie di Adriano”, ma già le fonti antiche indugiano spesso sui particolari di una relazione amorosa che aveva dello straordinario. Né una relazione meramente sessuale né la tradizionale pederastia greca: il giovane, che all'epoca dell’incontro con Adriano aveva soltanto dodici anni, fu per molto tempo una delle personalità più intimamente vicine all'imperatore, anche molto più della sua consorte.

Del bell'Antinoo restano racconti che si confondono con il mito e che, per volere dello stesso Adriano, lo celebrano come un dio. Il giovane, di origine greca, rimase per sette anni al fianco dell’imperatore, fino al giorno della sua tragica morte avvenuta in circostanze anch'esse leggendarie: nel 130, mentre la flotta imperiale percorreva il Nilo, Antinoo cade in acqua e muore annegato.

Suicidio, assassinio o sacrificio umano? La vera ragione della morte del giovane resta incerta, ma fu proprio quest’aura di mistero a rendere ancora più grande e sentito il culto che Adriano decise di tributargli: molte delle fonti sono concordi nell'attribuire alla morte di Antinoo poteri magici in grado di prolungare la vita all’imperatore. All’epoca era infatti diffusa la credenza che al morte di una persona fosse in grado di ringiovanirne un’altra e renderla immortale: Adriano morirà però otto anni dopo.

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