Venezia, due noccioli di pesca di 1300 anni fa svelano la vera età della Serenissima
In due noccioli di pesca dell'età di 1300 anni rinvenuti sotto a un pavimento a mosaico nella Basilica di San Marco, a Venezia, sarebbe nascosto il segreto sulla vera età della città lagunare. L'incredibile reperto, rinvenuto a oltre quattro metri di profondità nella basilica visitata ogni anno da migliaia di turisti, sposterebbe indietro la datazione relativa alla edificazione della Serenissima di quasi due secoli. I risultati della scoperta sono stati pubblicati lo scorso dicembre sulla rivista Antiquity, a cura degli archeologi della Colgate University nello stato di New York, negli Stati Uniti.
Come mai è possibile risalire a questa nuova datazione da due avanzi di un frutto? Dagli esami effettuali, gli esperti della Colgate University sono giunti alla conclusione che i noccioli ritrovati risalgono a un periodo compreso tra il 650 e il 770 dopo Cristo, il che significa che sono di di quasi due secoli più anziani della basilica, voluta da Giustiniano Partecipazio, e costruita accanto al Palazzo Ducale nell'820 d.C. per ospitare le reliquie di San Marco trafugate, secondo la tradizione, ad Alessandria d'Egitto da due mercanti veneziani. Secondo gli archeologi i noccioli delle pesche crescono in un anno, il che li rende perfetti per la datazione al carbonio.
Questa scoperta apre la porta a nuovi studi e ricerche da effettuare in futuro. I frammenti di ceramica e di metallo ritrovati attorno ai due noccioli sotto il pavimento a mosaico nella Basilica di San Marco, saranno utili per provare a confermare la nuova datazione sulla città di Venezia. Secondo il Chronicon Altinate, il primo insediamento a Venezia sulla Riva Alta, quella che noi oggi conosciamo come Rialto, risalirebbe al 25 marzo del 421 con la consacrazione della chiesa di San Giacometo sul Canal Grande. Adesso bisognerà capire in che modo i due noccioli di pesca possono cambiare definitivamente la storia.