Vendemmia a Pompei, inizia la raccolta dell’uva tra gli scavi: “Il vino come 2000 anni fa”
Arriva l'autunno e si brinda alla storia con le uve raccolte durante la tradizionale “Vendemmia a Pompei” la rituale raccolta delle uve nell'area archeologica frutto del percorso scientifico nel settore dello studio delle tecniche di viticultura antiche. Giovedì 25 ottobre presso il vigneto della Casa del Triclinio estivo si celebra la XIX edizione di questo evento che rappresenta un modo per far rivivere Pompei con la sua cultura e la sua tradizione antica scegliendo l'enologia come elemento di valorizzazione del territorio.
l primo brindisi alle 10 del mattino avrà come ospiti il direttore generale Massimo Osanna e il Professore Piero Mastroberardino per celebrare la collaborazione con l’Azienda Vinicola Mastroberardino che, nell'ambito degli studi di botanica applicata all’archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco archeologico di Pompei, si è negli anni presa cura delle ricerche preliminari, dell’impianto e della coltivazione dei vigneti dell’antica Pompei, oltre a dar vita al pregiato vino ‘Villa dei Misteri'
Quest’anno gli appassionati di vino potranno degustare il Villa dei Misteri Annata 2011, prima produzione frutto dell’uvaggio storico di Piedirosso e Sciascinoso cui si aggiunge il primo raccolto di Aglianico, è realizzata secondo le tecniche di viticoltura di duemila anni fa. L’idea progettuale, nata nel 1994, ha dapprima interessato un’area limitata degli scavi, per poi ampliarsi e giungere oggi a interessare 15 aree a vigneto ubicate tutte nelle Regiones I e II dell’antica Pompei tra cui Foro Boario, casa del Triclinio estivo, Domus della Nave Europa, Caupona del Gladiatore, Caupona di Eusino, l’Orto dei Fuggiaschi, e alcune altre che si estendono per circa un ettaro e mezzo e producono circa 40 quintali per ettaro.