Vasco Rossi chiude a Bari il suo tour 2024 e attacca ancora Matteo Salvini “intollerante e ignorante”
La fine del concerto allo stadio San Nicola di Bari, dove si è tenuto l'ultimo concerto di questo tour di Vasco Rossi, è solo una pausa momentanea, e neanche tanto lunga – stando ai tempi dei tour -, dal poter rivedere il cantautore di nuovo su un palco, rinnovando quel patto del suo personalissimo never ending tour di dylaniana memoria. Vasco, infatti, non contento di questi altri 13 stadi stracolmi di pubblico (i 7 San Siro e i quattro San Nicola da record e le due date a Bibione) ha annunciato che nel 2025 tornerà di nuovo in tour, sempre negli stadi, per riabbracciare la sua community fatta da centinaia di migliaia di persone che, ormai, ogni anno lo seguono ovunque.
Sebbene ci sia sempre qualcuno che lo ama ma non è proprio uno dei fan storici, quando si va a vedere un concerto del Komandante sembra di stare in una enorme famiglia allargata, che si supporta e aiuta a vicenda, riconoscendosi a metri e metri di distanza: ci sono le maglie dei vecchi concerti, le fasce dedicate, ma anche uomini e donne con tatuaggi con le sue frasi, con la sua faccia, con quel Vasco scritto come sulla copertina di "Nessun pericolo… per te". Tra l'altro, tutto questo è qualcosa che si sa, che vediamo sempre, leggiamo in continuazione, ma che fa sempre uno strano – positivo – effetto quando te lo ritrovi davanti.
E Vasco lo sa e nutre il suo pubblico con concerti sempre di altissimo livello, perché se è vero che oggi lo stadio è diventato il nuovo status, Vasco è uno dei pochi che può suonarci e far sentire i fan come se fossero in un club. La scelta della scenografia, i led enormi alle spalle, un audio impeccabile, pure in uno spazio che con la musica non ha molto a che fare. E poi, ovviamente la costruzione dello show e della scaletta che vista la quantità di inni ha sempre il favore del pubblico. In più, Vasco riesce comunque a condire lo spettacolo di politica e indignazione contro il Potere, rendendolo sempre di più quello che i suoi fan amano: un outsider.
Vasco, infatti, dedica Gli spari sopra ai "farabutti che governano questo mondo", ma gli attacchi politici, poco dopo, si fanno ancora più chiari e diretti. Vasco, infatti, ormai ha l'abitudine di rivolgersi direttamente al leader della Lega e Ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini quando canta Basta poco, singolo del 2007, in scaletta in questo tour e così i ersi originali subiscono una piccola modifica e Vasco le canta così: "Basta poco per essere intolleranti (come Salvini), basta poco per essere un po' ignoranti (come Salvini)" grida il rocker accompagnato dal boato del pubblico del San Nicola. E un gesto politico, ormai, sembra anche il semplice indossare un cappello con la scritta Libera, l'associazione presieduta da don Luigi Ciotti.
Vasco suona una scaletta di due ore e quarantacinque, comprese anche le pause per riprendere fiato, affidate o alle code lunghe dei pezzi affidate ai suoi musicisti o a qualche pausa al buio. Dentro ci sono grandi classici come Blasco Rossi, con cui apre e Asilo Republic e Gli spari sopra a seguire, tra le altre ci sono anche Quanti anni hai, Vivere senza te, su Bollicine Vasco annuncia un ritorno agli 80 e seguono Jenny è pazza, Sally e Domenica lunatica, poi ci sono, tre le altre, Gli angeli, C'è chi dice no, Rewind, fino alle ultime quattro formate da Siamo solo noi, Vita spericolata, Canzone e Albachiara, mentre tra le più recenti c'erano Gli sbagli che fai, Basta poco, appunto e Se ti potessi dire del 2019 che è diventata quasi un instant classic per il pubblico che alla fine, quando la canzone è ormai terminata chiede una ripresa scandendo quel loop di "Senza rimpianto, senza rimpianto, senza rimpianto".
E senza rimpianto è anche una sorta di leit motiv del cantante che più volte aveva già detto, più volte: "Ci salveremo tutti", ma alla fine di Albachiara urla un definitivo: "Tenete duro, dovete tenere duro!". Insomma, Vasco – che faceva le sporche ben prima dei rapper – è una certezza, celebra se stesso e la sua storia senza risparmiarsi un attimo, centellina le canzoni nuove da pubblicare, visto il repertorio e punta ai live e a superare i record che spesso, ormai, sono i suoi. L'appuntamento già scritto, quindi è per l'anno prossimo e per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, lasiamo qua le date:
- 31 maggio e 01 giugno – TORINO – Stadio Olimpico
- 05 e 06 giugno – FIRENZE – Visarno Arena
- 11 e 12 giugno – BOLOGNA – Stadio Dall’Ara
- 16 e 17 giugno – NAPOLI – Stadio Diego Armando Maradona
- 21 e 22 giugno – MESSINA – Stadio San Filippo
- 27 e 28 giugno – ROMA – Stadio Olimpico