Van Gogh e Leonardo da Vinci nel deserto, apre il Louvre di Abu Dhabi
Dopo dieci anni di lavori e ben cinque anni di ritardi, il Louvre di Abu Dhabi è pronto. La crisi dei prezzi del petrolio ha imposto agli emiri di rallentare nella realizzazione dell'immenso progetto, a cui si sono aggiunte le forti polemiche dovute alle condizioni di lavoro del personale. Ad ogni buon conto, il Louvre degli emiri aprirà il prossimo 11 novembre. E così, alcuni dei capolavori dell'arte europea, come il "Ritratto di Dama" di Leonardo Da Vinci, sarà molto presto ammirarli facendo una capatina nel deserto.
L'affare è più che miliardario. E si basa su un accordo stretto tra il Louvre francese e gli Emirati Arabi Uniti della della durata di 30 anni e 6 mesi che prevede la cessione del prezioso marchio ” Louvre”, oltre a garantire mostre temporanee per i prossimi 15 anni e prestiti di opere d'arte per 10 anni per la contropartita di 1 miliardo di euro complessivi che gli Emirati Arabi Uniti si impegnano a versare durante questo periodo al Louvre di Parigi e gli altri 13 musei partner. Seicento milioni andranno in cambio delle opere d'arte, quattrocento solo per la cessione trentennale del marchio "Louvre".
Il disegno della struttura, realizzato da Jean Nouvel, ha trovato edificabilità sull'isola di Saadiyat, in gran parte deserta. La cupola del Louvre di Abu Dhabi è enorme, con oltre 180 metri di diametro. In cima, sul tetto, figure geometriche arabeggianti, realizzate con 8 strati di acciaio messi in modo tale da filtrare la luce del giorno, e proiettare fasci luminosi a stella, diversi a seconda dell'ora e della stagione.
All'interno del museo, ben 23 gallerie permanenti, dove saranno esposte 600 opere d'arte, 300 delle quali saranno concesse in prestito per il primo anno da 13 musei francesi. Tra queste, ci sono il Ritratto di Dama di Leonardo (dal Louvre), il Bonaparte che attraversa le Alpi di Jacques-Louis David (Versailles) e l'Autoritratto di Vincent Van Gogh da Orsay.