Van Gogh e le tele rubate: la vicenda, raccontata da un fumetto
“Immortalare per sempre una sensazione, quella tempesta di emozioni che mi riempie gli occhi di stupore, in quella particolare ora del giorno, in quel preciso istante. Così anche un granello di sabbia si trasforma in qualcosa di infinitamente prezioso”. Forse sono queste le parole che risuonavano nella testa di Vincent nel lontano 1882, mentre dipingeva la suggestiva spiaggia di Scheveningen. Non potremo mai saperlo: ma sono queste le parole scelte dalla Scuola Italiana di Comix per raccontare l'avventura, o meglio “il viaggio”, legato a due capolavori di Van Gogh.
Un racconto in fumetti, un vero e proprio esperimento di “graphic journalism”, quello che ripercorre le vicende legate al furto di due tele dell'artista dal Museo di Amsterdam e fortunosamente ritrovate lo scorso settembre durante un'operazione di polizia. “Van Gogh. Il viaggio delle tele rubate” sintetizza in immagini vari momenti salienti: la creazione delle opere, il furto e la risoluzione del caso da parte della Procura di Napoli e del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza.
Il fumetto “Van Gogh. Il viaggio delle tele rubate” ricostruisce, attraverso l'uso sapiente di flashback, il momento esatto in cui Van Gogh si trova sulla spiaggia di Scheveningen, nel 1882. Questo infatti, insieme all'opera "Lasciando la congregazione della chiesa riformata di Nuenen", del 1884, sono le due opere che nel 2002 vennero rubate dal Van Gogh Museum di Amsterdam.
Il racconto prosegue poi nelle sale del museo, ricostruendo il furto, e fa viaggiare il lettore nel tempo fino a un anno dopo, quando i due presunti ladri vengono catturati: ma delle opere, nessuna traccia. Attraverso i disegni, sulle tonalità del blu, si arriva a Napoli, nel 2016, quando grazie alla testimonianza di un pentito di camorra, i due dipinti sono stati finalmente individuati. Dipinti di altissimo valore, stimato all'epoca del furto intorno ai 100 milioni di dollari l'uno. Un episodio reale, che dopo quattordici anni ha visto il fortunato ritrovamento dei capolavori sul litorale napoletano, presso Castellammare di Stabia, in un locale di proprietà di Raffaele Imperiale, ras del narcotraffico.
Il fumetto, con soggetto e sceneggiatura di Chiara Macor, i disegni di Jessica Florio, i colori di Carmelo Zagaria, è stato realizzato grazie alla collaborazione della Scuola Italiana di Comix con La Repubblica.