Valle dei Templi di Agrigento. Nel 2017 tornerà a splendere l’antica Agorà come ad Atene
Presto una grande Agorà che non è ancora stata portata alla luce dovrebbe risplendere alla Valle dei Templi ad Agrigento. Grazie ai grandi lavori progettati per il 2017, infatti, un'area immensa, al momento coperta da asfalto e cemento vivrà di nuova luce nel Parco archeologico. Un’Agorà simile a quella dell'antica Atene della cui esistenza oggi si hanno “ipotesi molto più che fondate”. Così questa parte di città nascosta all’interno della zona archeologica, sarà oggetto dal prossimo anno di attività di indagine specifica. Il direttore del Parco Giuseppe Parello ha dichiarato:
Procederemo con delle prospezioni geoelettriche e con sistemi di controllo non invasivi. Faremo la stessa cosa nell’area ad ovest del Teatro, per individuare l’eventuale punto di chiusura della piazza all’interno della quale la struttura teatrale era inserita, secondo le ipotesi.
Nelle prossime settimane, infatti, partirà la gara d'appalto per la seconda fase dei lavori di scavo del Teatro (valore circa 390mila euro, 5 mesi previsti di interventi necessari ad approfondire i saggi già effettuati e proseguire lo scavo nell’area del bancone roccioso), mentre il Parco Archeologico ha pronto un altro progetto da 2 milioni di euro circa che permetterà un intervento massiccio.
Intanto, il Parco Archeologico di Agrigento sta ripensando il proprio storytelling, al fine di inserire il Teatro nei percorsi di visita già presenti per i turisti. Un'ipotesi allo studio riguarda la possibilità di riconvertire l’ex Scuola rurale trasformandola in una biglietteria e sfruttare il Cardo I e i percorsi naturalistici per creare un nuovo punto di accesso alla Valle che integri il museo “Griffo”.
Per il prossimo anno sono previste anche diverse attività di scavo all’interno del Quartiere Ellenistico Romano in cui è stato individuato una struttura termale. Successivamente un'ulteriore fase di interventi sul Tempio romano vedranno la luce. Non c'è che dire. Ce n'è per tutti i gusti. Un vero e proprio cantiere a cielo aperto che attira l’attenzione di interlocutori internazionali, come sul modello degli Scavi di Ercolano, in provincia di Napoli. "La Valle è diventato un punto di attrazione e attenzione a livello internazionale” ha dichiarato infine Parello.