Università, Tar Lazio annulla il concorso: “Bocciato candidato senza leggerne i libri”
Il Tar Lazio ha bocciato il concorso universitario tenutosi all'Università Federico II di Napoli perché la commissione esaminatrice avrebbe formulato un giudizio negativo non nel rispetto delle norme vigenti. Il giudizio era stato formulato nell'ambito del concorso per l'abilitazione scientifica per il settore "Sociologia dei processi culturali", a cui si era sottoposto il professor Luigi Caramiello, docente di Sociologia dell'Arte e della Letteratura.
In più, il Tar ha condannato il Miur alle spese processuali, disponendo al contempo che l'autore del ricorso a una nuova valutazione questa volta "da parte di una commissione del tutto diversa da quella che ha operato". Prova del fatto che la commissione esaminatrice non avesse preso seriamente in considerazione la candidatura del professor Caramiello, secondo il Tar, il fatto che nel giudizio di inidoneità la commissione avesse erroneamente citato il testo "Il Maestro dei Grandi" cambiandolo in "Il Maestro dei disoccupati".
La commissione aveva bocciato senza dunque nemmeno leggere il libro, secondo la Terza Sezione del Tar del Lazio, accogliendo il ricorso dei legali di Caramiello, presentato dagli avvocati Felice Laudadio, Maria Laura Laudadio e Massimo Togna.
Nelle motivazioni della sentenza i magistrati del Tar evidenziano, riferendosi anche e soprattutto alla "Scuola dei Grandi", che da parte dei commissari vi è stata ‘"la sola parziale valutazione delle opere, a volte citate con un titolo differente da quello di pubblicazione". Un altro colpo per il sistema dei concorsi universitari, sempre più alla corda in questi giorni. Nell'attesa che da Roma arrivi una riforma seria e non punitiva, intanto, il concorso di abilitazione per un professore napoletano dovrà rifarsi. Una piccola vittoria per Caramiello, un altro colpo per l'università italiana.