Una prima copia non definitiva di Harry Potter comprata a un euro non ha ricevuto offerte all’asta
Oltre 25 anni fa una delle prime 200 copie non definitive di Harry Potter e la Pietra Filosofale è stata comprata da una scuola a circa 1.20 euro anche se, messa all'asta, non è stata venduta. La copia del libro, che fa parte di un totale di 200 copie stampate da Bloomsbury nel 1997 è una rarità: lontana dal successo che ha travolto J.K. Rowling (che sul frontespizio era indicata come "J. A Rowling") il libro non godeva ancora della copertina definitiva ed era semplicemente gialla e bianca. La copia era stata acquistata dalla St Kenelm’s Primary School nell'Oxfordshire, in Inghilterra, che ne era entrata in possesso al prezzo di una sterlina, e si pensava fosse andata persa, prima di essere ritrovato durante una risistemazione estiva.
Il libro, quindi, è stato messo all'asta per un prezzo variabile tra i 17 e i 23 mila euro, solo che non è stato venduto. Una delusione per Jim Spencer, responsabile dei libri presso Hansons Auctioneers, il quale ha spiegato di essere deluso per la mancata vendita della copia, ma che hanno deciso di ritentare nei prossimi mesi, e così a novembre sarà messo nuovamente all'asta: ""Alla fine, se lo avessimo venduto a un prezzo troppo basso, sarebbe stato sbagliato. Merita pienamente di raggiungere la fascia alta tra le 17000 e i 23 mila euro" ha spiegato, dicendo che il prezzo valeva la causa buona per cui volevano raccogliere la somma.
La BBC riporta che l'ex preside della scuola, Bob Alder, aveva spiegato che la copia era stata acquistata da una libreria per poter dare ai bambini un primo assaggio di questo libri: "Gli insegnanti l'hanno condiviso con i bambini e a loro è piaciuto molto, ma non è stato raccolto molto" ha spiegato. Pochi anni dopo, però il mago è diventato così famoso che la scuola ha preferito togliere quella copia dagli scaffali, per conservarla al meglio, ma dal 2015 non si avevano più notizie. Harry Potter è spuntato fuori solo dopo un riordino estivo e la scelta di venderlo era stata presa per aiutare gli studenti a "sviluppare ulteriormente il proprio amore per la letteratura", con l'acquisto di altri libri e attrezzature, visto che le finanze della scuola sono limitate