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Una lettera per Sara, l’ultimo noir di Maurizio De Giovanni

“Una lettera per Sara” di Maurizio De Giovanni è il terzo capitolo della saga con protagonista Sara Morozzi, la serie noir al femminile dello scrittore partenopeo. “Il noir italiano vive una stagione felicissima, è al massimo delle sue potenzialità. Sara è una donna contro ogni genere di menzogna”.
A cura di Redazione Cultura
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Si intitola "Una lettera per Sara" il terzo capitolo della saga noir al femminile di Maurizio De Giovanni. lo scrittore partenopeo, uno dei più amati dai lettori italiani, racconta a Fanpage.it la genesi di questo suo ultimo romanzo e soprattutto del personaggio di Sara Morozzi, donna forte "contro la menzogna" di ogni tipo, che riscrive al femminile il noir italiano. Quest'ultimo genere, come ci dice De Giovanni è al momento in Italia "al massimo della sua fecondità". Non è un caso che tra gli scrittori più letti in Italia vi siano giallisti ed esperti del noir.

Dopo il successo di "Sara al tramonto" e "Le parole di Sara", torna la donna invisibile di Maurizio de Giovanni, nel terzo capitolo della serie edita per la collana Nero Rizzoli che riscrive al femminile il noir italiano. In un viaggio a ritroso nel tempo, Maurizio de Giovanni dipana il filo dell’indagine più pericolosa, quella che scivola nei territori insidiosi della memoria collettiva e criminale di un intero Paese, per sciogliere il mistero di chi crediamo d’essere, e scoprire chi siamo davvero.

La sinossi di "Una lettera per Sara" di Maurizio De Giovanni

Mentre una timida primavera si affaccia sulla città, i fantasmi del passato tornano a regolare conti rimasti in sospeso, come colpi di coda di un inverno ostinato. Che aprile sia il più crudele dei mesi, l’ispettore Davide Pardo, a cui non ne va bene una, lo scopre una mattina al bancone del solito bar, trovandosi davanti il vicecommissario Angelo Fusco. Afflitto e fiaccato nel fisico, il vecchio superiore di Davide assomiglia proprio a uno spettro. È riapparso dall’ombra di giorni lontani perché vuole un favore. Antonino Lombardo, un detenuto che sta morendo, ha chiesto di incontrarlo e lui deve ottenere un colloquio. La procedura non è per niente ortodossa, il rito del caffè delle undici è andato in malora: così ci sono tutti gli estremi per tergiversare. E infatti Pardo esita. Esita, sbaglia, e succede un disastro. Per riparare al danno, il poliziotto si rivolge a Sara Morozzi, la donna invisibile che legge le labbra e interpreta il linguaggio del corpo, ex agente della più segreta unità dei Servizi. Dopo tanta sofferenza, nella vita di Sara è arrivata una stagione serena, ora che Viola, la compagna del figlio morto, le ha regalato un nipotino. Il nome di Lombardo, però, è il soffio di un vento gelido che colpisce a tradimento nel tepore di aprile, e lascia affiorare ricordi che sarebbe meglio dimenticare.

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