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Una giovane ragazza realizza opera d’arte per testimoniare una violenza subita

È la storia di Emma Kranzer, diciannovenne americana, che alla Nebraska Wesleyan University, durante un corso d’arte ha realizzato un quadro di forte impatto emotivo per denunciare una violenza vissuta sulla propria pelle. L’opera è già un simbolo.
A cura di Silvia Buffo
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Il quadro della diciannovenne Emma Kranzer
Il quadro della diciannovenne Emma Kranzer

L'arte è sempre un mezzo liberatorio, sopratutto se utilizzato per esorcizzare una violenza subita: è la storia della diciannovenne americana Emma Kranzer, che ha realizzato un'opera a forte impatto emotivo, coinvolgendo con un semplice twitt oltre centomila persone in rete. "Sono stata toccata qui da mia madre e qui da mio padre, qui dai miei amici, qui dal mio fidanzato. E qui da una persona a cui ho detto di no", si denota dalla leggenda, in basso a destra nell'opera, come se il corpo divenisse una mappa topografica delle emozioni e del dolore.

Una figura femminile e colori accesi per testimoniare la violenza subita

Un’opera che evoca coraggio, una vera e propria denuncia, realizzata in occasione di un corso d’arte alla Nebraska Wesleyan University. Così il quadro della ragazza è già divenuto un simbolo. Indubbiamente avrà identificato migliaia di storie simili, storie di chi spesso preferisce dimenticare o di chi, a volte, non ha la forza di raccontare neanche a se stesso vicende drammatiche di questa natura. Nell'opera sono evidenti le tracce che una violenza lascia sul corpo, e restano in mondo indelebile a livello psicologico.

Immagine

Riportiamo l'opera per intero: lo sfondo grigio e la fotografia di un corpo che si mimettizza su di esso, quasi ad enfatizzare l'essere femminile, nudo e indifeso, impotente difronte alle emozioni come di fronte alla violenza. I segni addosso di mani violente, evidenziate in rosso, sono più incisivi e fanno riflettere per la loro essenziale e nitida espressività, si differenziano, infatti, da quelli delle persone amate dalle "pennellate" più dolci e di altri colori. L’opera è stata realizzata dopo la marcia delle donne contro Trump, dapprima postata su Twitter e a seguire, nel giro di qualche ora, rimbalzata con enorme diffusione su tutti i social.

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