Una ballerina gonfiabile al centro di New York: la nuova opera di Jeff Koons, “simbolo di ottimismo”
Jeff Koons è tornato a far parlare di sé: questa volta a New York City, dove l'artista ha installato una gigantesca ballerina gonfiabile, alta più di 15 metri. Una scultura pensata appositamente per il sensibilizzare il pubblico sul tema dell'infanzia, e che sarà visibile nel cuore della Grande Mela fino al 2 giugno prossimo.
La “Seated Ballerina” è comparsa alcuni giorni fa nel mezzo del Rockefeller Center, con il suo viso delicato e concentrato, mentre cerca di allacciare le scarpe da ballo. Sembra quasi di trovarsi di fronte ad una gigantesca ma soave ballerina di porcellana. In realtà, la grande figura è composta da nylon a specchio, uno dei materiali prediletti da Koons insieme alla plastica e al metallo. L'opera è ispirata a una di quelle bamboline di porcellana russe in tutu e scarpette blu, ed era già stata realizzata in passato da Koons quale rappresentazione moderna di Venere, la dea dell'amore e della bellezza.
Jeff Koons è divenuto famoso in tutto il mondo per la sua arte a metà strada fra i linguaggi di Andy Warhol e quelli di Marcel Duchamp: con le sue opere che mostrano, criticandolo, il cosiddetto “american way of life”, rivestendolo di uno stile neo-pop, Koons ha esposto ad Hannover, in Germania, a Parigi, a Bilbao e a Venezia, nonché nel resto d'Europa.
La ballerina, specchio di ottimismo
Il nuovo personaggio inventato da Koons si affaccia sui passanti con uno scopo ben preciso: l'artista l'ha scelta quale simbolo di sensibilizzazione contro il rapimento di minori e, in generale, quale “faro” di speranza nel futuro proprio per i più piccoli. È stata l'azienda americana di cosmetici Kiehl's, in collaborazione con la Art Production Fund, a commissionare a Koons l'opera, in occasione del National Missing Children's Month, fino al 2 giugno.
Nella scultura ci si può specchiare “per vedere riflessa un'immagine vincente di se stessi”, e la ballerina si gonfia proprio come noi, quando “prendiamo un respiro profondo e ci gonfiamo”: tutto questo, per Koons, rappresenta l'ottimismo.