Un viaggio nel restauro di Ambrogio Lorenzetti, aspettando la grande mostra del 2017
Siena si prepara ad ospitare la prima grande mostra dedicata ad Ambrogio Lorenzetti, in programma per il 2017, con un progetto di restauro aperto al pubblico che intende rivivere una delle esperienze artistiche più affascinanti ma meno conosciute della scuola senese del Trecento. Il progetto "Ambrogio Lorenzetti. Dentro il restauro" aprirà un laboratorio permanente accessibile ai visitatori, sia per ammirare da vicino i capolavori che per avvicinarsi al lavoro del restauratore. Un programma che mira alla diffusione dell'opera di un'artista rimasto fin'ora sconosciuto al grande pubblico, ma che ha dipinto opere come il magnifico affresco nel Palazzo Pubblico di Siena, "Allegorie e gli effetti del buono e del cattivo governo". Al progetto stanno lavorando, oltre al Comune, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto, il Polo museale toscano, e l'Università degli Studi di Siena
A Siena sono conservate quasi tutte le opere di Lorenzetti: a parte un breve periodo a Firenze infatti, l'artista rimase stabilmente a Siena per gran parte della sua vita. L'iniziativa ha preso il via negli spazi dell'antico ospedale di Santa Maria della Scala con due opere: il polittico di San Pietro in Castelvecchio e "La Maestà e storie di San Galgano". Ma nel 2016 verranno aperti due nuovi cantieri: il primo nella chiesa di San Francesco, per il restauro degli affreschi dell'antica sala capitolare dei frati francescani senesi, e l'altro nella chiesa di Sant'Agostino, dove Ambrogio Lorenzetti dipinse un ciclo di storie di Santa Caterina e gli articoli del Credo. La mostra del 2017 proverà a colmare le restanti lacune sulle sue evoluzioni pittoriche dell'artista, e per fare ciò sono stati invitati a cooperare alcuni dei più importanti musei del mondo, come il Louvre di Parigi o la National Gallery di Londra.
Il sindaco di Siena Bruno Valentini ha sottolineato: "I grandi progetti nascono da grandi personaggi, grandi tesori e soprattutto da grande partecipazione". Non solo cantieri, ma anche poli didattici per entrare dal vivo nell'affascinante lavoro del restauratore: ogni sabato fino al 9 gennaio 2016 sarà infatti possibile approfondire lo studio delle opere prenotando la visita guidata con un restauratore. Il progetto durerà per tutto l'anno 2016 in prospettiva della grande mostra del 2017, e vi partecipano fra gli altri, insieme al Comune, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto, il Polo museale toscano, e l'Università degli Studi di Siena oltre che il Museo dell'Opera Metropolitana di Siena. Il progetto è anche parte di un vero e proprio percorso di conoscenza, poiché alcuni passaggi della vita del Lorenzetti sono ancora oscuri, tanto che al momento non esiste una monografia scientificamente attendibile sulla sua opera.
Lorenzetti è famoso soprattutto per la forte carica allegorica e la complessa simbologia di alcune sue opere, ma un'altra caratteristica riconoscibile della sua arte è quella del profondo realismo con il quale vengono raffigurati i soggetti, sia che si tratti di opere religiose che più strettamente civili come la famosissima "Allegoria del Buono e del Cattivo Governo". Dipinta fra 1338 e 1339 l'opera costituisce uno dei primissimi esempi di "propaganda politica": attraverso un chiarissimo riferimento al pensiero dominante dell'epoca, quello di San Tommaso D'Aquino, Lorenzetti rappresenta la gerarchia dei principi, delle cause e degli effetti del Governo in modo rigoroso, ponendo come basi dell'ordine politico l'autorità e la socialità, rappresentate attraverso vari momenti pittorici.