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Un solo paradiso, il nuovo romanzo di Giorgio Fontana: “Vi racconto la mia Milano in Jazz”

Intervista allo scrittore Giorgio Fontana, già vincitore del Premio Campiello 2014 e da poco in libreria con il suo ultimo romanzo, “Un solo paradiso”, edito per Sellerio.
A cura di Redazione Cultura
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Giorgio Fontana
Giorgio Fontana

Ospite negli studi di Fanpage.it, lo scrittore Giorgio Fontana, da poco in libreria con il suo ultimo romanzo, "Un solo paradiso" (Sellerio).

Fontana, già vincitore del Premio Campiello nel 2014 con "Morte di un uomo felice", ha affrontato i diversi temi presenti nel suo libro, dalla storia d'amore tra Alessio e Martina, l'alcolismo, la passione per il jazz e il racconto di Milano, la città dove lo scrittore nato a Saronno vive.

"Un solo paradiso" è una storia d’amore, ma anche il resoconto di quanto tale sentimento possa condurre alla distruzione di sé. Il racconto di una passione assoluta, forse troppo grande per tempi così precari, di cinismo e paura: ma che restituisce ad essa tutta la sua dignità, il suo pudore, e insieme il suo peso tragico.

Sinossi di "Un solo paradiso"

Due vecchi amici si incontrano per caso nel bar che era stato un tempo il covo della loro tribù urbana. Si erano persi di vista e uno dei due, il protagonista, comincia a raccontare all’altro: che prima resta interlocutorio, poi stizzito, e infine folgorato dall’impeto inattuale della storia.
Alessio, sul finire dei vent’anni, un lavoro normale, originario di una famiglia delle montagne lombarde con un padre autoritario e un fratello sbandato, trombettista in una piccola jazz band, coltiva una mediocrità esistenziale: un «dolceamaro contentarsi», lo chiama. Martina invece è magra e dal corpo agile e nervoso; viene da una famiglia di professionisti meridionali, non dice molto di se stessa, e i suoi gusti sono spesso poco originali. Due ragazzi qualunque: ma da questo «qualunque» si genera di colpo una strana forza tempestosa, una divina mania. Un fuoco breve che esplode per le strade di Milano – evocata limpidamente, quartiere dopo quartiere – e si consuma al suono di una musica febbrile.
I piccoli sadismi per misurare quanto l’altro ci appartenga. Le fitte di sofferenza per la felicità provata dall’altra prima o senza di lui. Le fughe dalla troppa intensità. I silenzi pieni di domande e di risposte mute. L’insana speranza di una sofferenza maggiore in chi si allontana. Fino a quando, così com’era venuto l’amore se ne va all’improvviso.
Sconvolto dalla perdita e incapace di decifrare l’ossessione che essa genera, Alessio reagisce annichilendosi. Gli amici lo respingono senza comprenderlo, come se parlasse una lingua da tempo dimenticata. Così si perde fra interminabili camminate nella periferia milanese – ora accesa da una bellezza lacerante, ora invece cupa e fredda – e sprofonda lentamente nell’alcolismo e nella solitudine. Fino a trasformare la perdita in destino, fino a scomparire per sempre. E quello che resta all’amico, da ultimo testimone, è la vita che continua, piccola e insipida. Con la nostalgia di non avere mai provato né tanta felicità, né un dolore così grande: senza il privilegio di avere perso un paradiso.

Chi è Giorgio Fontana

Giorgio Fontana è nato nel 1981. Ha pubblicato i romanzi "Buoni propositi per l’anno nuovo" (Mondadori 2007) e "Novalis" (Marsilio 2008), il reportage narrativo "Babele 56" (Terre di Mezzo 2008) e il saggio "La velocità del buio" (Zona 2011). Vive e lavora a Milano. Con Sellerio ha pubblicato "Per legge superiore" (2011) e "Morte di un uomo felice" (Premio Campiello 2014) e "Un solo paradiso" (2016).

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