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Un Natale d’arte: le mostre da visitare durante le festività

Tiziano, Mirò e Kandinsky, ma anche Traiano e i longobardi: sono tante le mostre che resteranno aperte nei giorni di Natale, da Milano a Napoli.
A cura di Federica D'Alfonso
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Tiziano, Pala Gozzi (1520), Pinacoteca civica Francesco Podesti, Ancona.
Tiziano, Pala Gozzi (1520), Pinacoteca civica Francesco Podesti, Ancona.

Molti i musei che resteranno aperti anche nelle giornate di Natale, soprattutto nelle grandi città: Milano, Roma e Napoli in testa, con numerosissimi appuntamenti dedicati alla cultura anche durante le festività. Tiziano e Chagall, ma anche i grandi pittori rivoluzionari del Novecento: ecco gli appuntamenti con l’arte di questo Natale 2017.

Il Natale di Milano, da Tiziano a Chagall

Tiziano, Pala Gozzi (1520), Pinacoteca civica Francesco Podesti, Ancona.
Tiziano, Pala Gozzi (1520), Pinacoteca civica Francesco Podesti, Ancona.

Il week end natalizio di Milano inizia con l’esposizione della Pala Gozzi di Tiziano, una preziosissima pala d’altare che resterà a Palazzo Marino fino al 14 gennaio 2018. Curata da Stefano Zuffi, la mostra offre la possibilità di ammirare il primo dipinto in assoluto datato e firmato da Tiziano: realizzata nel 1520, l’opera venne realizzata per l’altare principale della chiesa di San Francesco ad Alto di Ancona. Il particolare allestimento permetterà di osservare il retro della tavola, che conserva alcuni schizzi a matita realizzati dallo stesso Tiziano.

Oltre ad ammirare “L’Ultimo Caravaggio” presso le Gallerie d’Italia e la mostra “Revolution. Musica e Ribelli” alla Fabbrica del Vapore, il pubblico milanese potrà sfruttare le aperture straordinarie di Natale per visitare la collezione permanente del Mudec e per entrare nel fantastico mondo di Chagall, presso il Palazzo della Permanente. “Sogno di una notte d’estate” offre un viaggio unico, fra arte, tecnologia e musica, nell’arte del maestro bielorusso.

A Roma si celebra Winckelmann

Ritratto di Johann Joachim Winckelmann, Metropolitan Museum of Art, New York.
Ritratto di Johann Joachim Winckelmann, Metropolitan Museum of Art, New York.

Oltre ai grandi appuntamenti con il Giappone di Hokusai all’Ara Pacis,con l’Impero di Traiano ai Fori Imperiali e con il successo dell’esposizione dedicata a Gian Lorenzo Bernini alla Galleria Borghese, il Natale romano prosegue nelle giornate del 24 e del 26 ai Musei Capitolini con un protagonista d’eccezione: Johann Winckelmann.

Con “Il tesoro di Antichità” e a partire da una delle figure più significative dell’archeologia moderna, sarà possibile ripercorrere la storia stessa del museo, fondato nel dicembre 1733, attraverso 124 opere e numerosi apparati multimediali. La mostra, aperta fino al 22 aprile 2018, si inserisce nel contesto delle celebrazioni degli anniversari di nascita e morte del celebre archeologo organizzate dalla Winckelmann Gesellschaft, dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma e dai Musei Vaticani.

Bologna e Torino, fra sogno Rivoluzioni

Vassily Kandinskij, Giallo, rosso, blu, Musée national d'art moderne, Parigi.
Vassily Kandinskij, Giallo, rosso, blu, Musée national d'art moderne, Parigi.

Oltre alle grandi città d’arte, anche nel resto d’Italia sono tante le possibilità per trascorrere un Natale all’insegna dell’arte: tra i grandi appuntamenti delle festività c’è senz’altro quello con il “Sogno e colore” di Jean Mirò presso Palazzo Chiablese, a Torino. Direttamente dalla Fundació Pilar i Joan Mirò di Maiorca ben 130 opere che ripercorrono l’ultimo periodo della vita dell’artista, con i capolavori realizzati dal 1956 al 1983.

Sempre a Torino il week end natalizio sarà l’ultima occasione per visitare l’esposizione in corso a Palazzo Lascaris dedicata alla pittura russa, aperta fino al 26 dicembre: 40 opere provenienti dalla monumentale Collezione Pittori per la Pace che riunisce centinaia di nomi di grandi artisti delle ex Repubbliche Socialiste. Mentre a Bologna l’appuntamento è invece con la Rivoluzione: quella artistica di maestri come Duchamp, Dalì, Man Ray e molti altri, in mostra a Palazzo Albergati, e quella di Malevich, Repin e Kandinsky al MAMBo. In questo caso sono 70 le opere che compongono l’allestimento, aperto al pubblico anche il 25 dicembre e il 6 gennaio.

Napoli: i longobardi arrivano al MANN

Grotta di San Michele, Battesimo di Cristo, affresco, IX secolo.
Grotta di San Michele, Battesimo di Cristo, affresco, IX secolo.

Tante le esposizioni in corso a Napoli, dalle antichità pompeiane al MADRE alle suggestive fotografie di Sebastiao Salgado al PAN. Attesissima e degna di una visita in questo week end di festa è la mostra appena inaugurata presso il Museo Archeologico: un’occasione unica per immergersi nella cultura dei Longobardi, con oltre 300 reperti originali e altrettante installazioni multimediali e ricostruzioni 3D. La mostra resterà a Napoli fino all’aprile 2018, quando volerà all’Ermitage di San Pietroburgo, illuminando i già numerosi studi sulla presenza longobarda al sud Italia, attestata almeno fino all’XI secolo.

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