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Un murale di 5 mila metri quadrati invade la città: fra street art, tradizione e magia

La street art ha letteralmente cambiato il volto di un quartiere popolare di Guadalajara, in Messico: la magia dei colori della tradizione al servizio del collettivo Boa Mistura.
A cura di Federica D'Alfonso
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Gli abitanti di Guadalajara al lavoro per "Nierika" (@boamistura)
Gli abitanti di Guadalajara al lavoro per "Nierika" (@boamistura)

Un murale di 5 mila metri quadrati che ha cambiato letteralmente il volto di un quartiere: accade in Messico, a Guadalajara, grazie al lavoro dei cittadini e del collettivo spagnolo Boa Mistura. Si tratta di un progetto durato un anno, che ha coinvolto gli abitanti del quartiere e i giovani studenti dell’università: con l’obiettivo comune di far rinascere il colore, la speranza e la voglia di futuro.

Il progetto di “Nierika”, questo il nome della gigantesca opera di street art, nasce nel gennaio 2017 con l’intenzione di coinvolgere gli abitanti del quartiere popolare di “Infonavit Indipendencia” in un processo di riqualificazione dei propri luoghi d’origine che molto spesso, soprattutto nei quartieri più poveri, rischiano di trasformarsi in veri e propri ghetti da cui è difficile uscire. Grazie anche alla collaborazione degli studenti dell’Università di Guadalajara il collettivo Boa Mistura ha invece dimostrato come, con la fantasia e una manciata di colori, è possibile trasformare radicalmente il proprio presente.

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Non a caso all'interno del murale compaiono le parole “fui, soy, seré”: eravamo, siamo e saremo messicani. Ed essere messicani per gli abitanti di questo quartiere vuol dire appartenere ad una vasta comunità per lo più composta da minoranze etniche e da ciò che resta delle antiche comunità di nativi. Attraverso l’arte le tradizioni locali sono tornate a colorare, letteralmente, i palazzi e il cortile antistante, restituendo un futuro anche a chi pensava di non averlo: per realizzare l’enorme disegno sono stati impiegati cinque disoccupati che in questo modo sono potuti tornare a lavoro, senza contare la partecipazione volontaria di tutto il vicinato.

Un progetto non nuovo per il collettivo Boa Mistura: famoso soprattutto in Spagna per gli interventi di “riqualificazione” urbana attraverso l’arte, questo gruppo di ragazzi nasce nel 2001, e da allora viaggia in tutto il mondo per diffondere il loro personale modo d’intendere la street art: uno strumento per trasformare la strada e creare legami fra le persone, attraverso cui “sentirsi responsabili della propria città e del tempo in cui viviamo”.

“Nierika”, magia e religione dei nativi

"Nierika" (@boamistura)
"Nierika" (@boamistura)

Il murale unisce creatività e tradizione: i colori e le forme dipinte sulle pareti e sul selciato della piazza sono ispirate alla cultura indigena “wixàrikas”, radicata nello Stato di Jalisco di cui Guadalajara è capoluogo e nelle zone vicine. Più famosi per l’utilizzo del peyote, da sempre i wixàrikas affidano all’arte il compito di veicolare le loro credenze e le loro tradizioni. Il murale si ispira ai disegni circolari che i nativi utilizzavano per condensare tutta una serie di significati magici e rituali.

Simbolo di ordine e di saggezza, i grandi rombi colorati venivano disegnati sui lembi di tessuto che poi venivano appesi ad una sorta di croce di legno che veniva posta all’interno dei templi e dei santuari. Da molti viene ancora oggi considerato “l’occhio di dio”, come indica lo stesso nome che in lingua uto-azteca vuol dire appunto “vedere”: un dio che guarda il mondo attraverso questo oggetto magico, per assicurarsi che tutto vada come egli desidera.

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