Un manoscritto originale di Giacomo Leopardi su Dante sarà in mostra a Recanati
Anche Giacomo Leopardi era un estimatore del Sommo Poeta e, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, sarà mostrato al pubblico il suo manoscritto "Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze", che lo scrittore di Recanati dedicò all'autore della Divina Commedia. Il tomo sarà esposto nella Sala dei manoscritti della Biblioteca Leopardi: sarà possibile ammirarlo dal 29 ottobre al 30 gennaio 2022. Giacomo Leopardi fu un grande cultore dell'opera di Dante durante l'adolescenza: la studiò con grande passione. Secondo Leopardi, quello del poeta fiorentino rappresentava lo stile "più forte che mai si possa concepire, e per questa parte il più bello e dilettevole possibile? Perché ogni parola presso lui è un’immagine".
Le parole della contessa Olimpia Leopardi
“Per la nostra famiglia è un grande piacere poter dare l’opportunità al pubblico di fruire dei tesori presenti nella biblioteca che ha visto formarsi Giacomo – ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi, discendente dell'autore de "L'infinito" -. Vorremmo offrire ai visitatori la possibilità di calarsi nei panni del giovane lettore e di provare a riscoprire il suo stupore fanciullesco, quello che coglie tutti noi di fronte ad un’opera che ha plasmato l’immaginario collettivo. In Dante Giacomo vede quell’ideale di poeta e scrittore che fonda la lingua italiana, ma non riesce ad immedesimarsi in lui fino in fondo, non può ritenerlo un padre putativo, troppo differenti le loro sensibilità di uomini e poeti. Quando è in visita a Ravenna, sulla tomba del sommo Alighieri, Giacomo confessa di non aver provato emozione, di non aver pianto. Cosa che invece gli capitò su quella di Tasso dove, scrive, provò “il piacere delle lacrime”.
Il percorso espositivo a Casa Leopardi
Durante l'esposizione, sarà possibile anche prendere visione di alcuni pezzi pregiati della collezione di Giacomo Leopardi, come ad esempio svariate edizioni della Divina Commedia presenti nella biblioteca istituita da Monaldo, che saranno esposte per la prima volta per dar vita a un percorso espositivo nella sala dei manoscritti. Inoltre, verrà riaperto il viaggio multimediale “Io nel pensier mi fingo” rimasto chiuso per due anni a causa delle misure restrittive adottate per il contenimento della pandemia da Coronavirus.