Un crocifisso trovato per caso in Danimarca può riscrivere la storia del cristianesimo
Una passeggiata con il metal detector che potrebbe cambiare la storia del cristianesimo. Il danese Dennis Fabricius Holm, cercatore di tesori amatoriale, stava perlustrando un campo vicino alla città di Aunslev (Østfyn, Danimarca) quando all'improvviso il dispositivo ha suonato: scavando, l'uomo ha ritrovato un piccolo crocifisso immerso nel fango. "Venerdì avevo un po’ di tempo libero, così sono andato in giro con il mio metal detector", ha detto Holm a DK. "Mi sono messo a scavare nel fango e da quando l’ho visto non sono riesco a pensare ad altro" Da bravo cercatore di tesori moderno, l’uomo ha fotografato la croce e l’ha postata su Facebook.
Malene Refshauge Beck, curatore e archeologo del Østfyns Museum ha dichiarato: "Si tratta di una scoperta assolutamente sensazionale. Risale alla prima metà del ‘900 (X secolo d.C.). Ne è stato trovato uno molto simile in Svezia, che riguarda proprio lo stesso periodo”. Rispetto a quello però, questo esemplare è in buone condizioni ed uno dei manufatti cristiani meglio conservati rinvenuti in Danimarca. Pesa 13,2 grammi ed è lungo 4,1 centimetri di lunghezza, è liscio sul retro e ha un piccolo foro che indica che fu utilizzato come catenina. E’ stato probabilmente indossato da una donna vichinga. La datazione del crocifisso, stimata intorno al 900 – 950 D.C, è significativa perché indicherebbe che i normanni hanno abbracciato il cristianesimo prima di quanto si pensasse.
Al momento, si pensa che le Jelling Stones – le due grandi pietre runiche erette nel 965 d.C. a Jutland – si pensa siano la più antica rappresentazione conosciuta di Gesù su una croce in Danimarca. Le pietre, nella città di Jelling, commemorano la conversione di Harald Bluetooth al cristianesimo. “Questa croce può far capire quando i danesi fossero realmente divenuti cristiani – spiega Beck– Un ritrovamento che finirà nei libri di storia”. La croce è ora conservata nel Viking Museum Ladby e a Pasqua sarà esposta ai visitatori.