Un anno senza Toto Cutugno, quando Morandi e Pupo ai funerali dissero: “Ci sono pochi colleghi, questo ci dispiace”
Un anno fa, la morte di Toto Cutugno. Uno dei più grandi interpreti della canzone italiana, amatissimo all'estero. Le sue canzoni simbolo "L'Italiano", "Solo noi", "Innamorati", "Noi ragazzi di oggi", le sigle per la televisione: "Una domenica italiana", "Piacere Raiuno". La sua scomparsa, un anno fa, causò numerose polemiche per come il mondo della musica, soprattutto in Italia, lo avesse messo un po' da parte. Come lo scorso 24 agosto, nel giorno dei suoi funerali a Milano, quando una folla commossa si riunì per rendere omaggio all'artista alla presenza, però, di pochissimi colleghi.
C'erano solo Gianni Morandi, Pupo, Fausto Leali e Ivana Spagna. Mentre il canto spontaneo de L'italiano risuonava tra i presenti, proprio Gianni Morandi e Pupo, ai microfoni di Fanpage.it, lamentarono dell'assenza di tanti che avevano beneficiato dell'amicizia di Cutugno, della sua arte, delle sue canzoni. "La presenza di Gianni a questo evento è significativa", aveva fatto notare subito Pupo, "sono mancati un po' di colleghi, questa cosa ci dispiace". Le parole di Gianni Morandi, importantissime:
Io ho un grande rispetto per Toto come interprete e anche come autore, perché ha scritto canzoni meravigliose, una delle quali, L'Italiano, che è tra le tre o quattro canzoni italiane più famose al mondo. Gli devo rispetto per questo, ma anche perché lo conosco da tanto tempo, abbiamo avuto sempre un buon rapporto, forse non negli ultimi tempi perché non ci sentivamo da un po', però c'è sempre stato rispetto reciproco e anche un'amicizia che si è cementata quando abbiamo fatto Sanremo insieme, anche se in competizione.
L'indimenticabile omaggio di Elio e le storie tese al DopoFestival 2008
Gli artisti, fintanto che li abbiamo, vanno celebrati in vita. Come fecero Elio e Le Storie Tese in quell'indimenticabile DopoFestival del 2008, quando "miglioravano" le canzoni in gara con nuovi arrangiamenti. Quell'anno, Toto Cutugno presentava Un falco chiuso in gabbia e ci furono numerose polemiche soprattutto con alcuni giornalisti perché la canzone veniva ritenuta non all'altezza. Alla fine, si classificò quarto con un testo (firmato con Davide De Marinis) che forse meritava maggior fortuna. Ma in quella sera, gli Elio e Le Storie Tese ribaltarono le aspettative celebrando Cutugno con un brano che al testo in gara proponeva i migliori arrangiamenti della sua carriera con un finale in crescendo su Isn't she lovely di Stevie Wonder e l'entrata stessa di Toto Cutugno al sax: "Toto Cutugno", cantava Elio, "io darei un pugno a chi/non ti idolatra/come Sinatra Frank".