Uffizi, il capolavoro di Raffaello su Papa Leone va in restauro
Uno degli esempi più luminosi del Rinascimento italiano, la tela ritraente il Ritratto di Papa Leone X de' Medici di Raffaello, sta perdendo i suoi straordinari colori. Per questa ragione, gli esperti, dopo aver visitato il quadro, hanno ritenuto di dover agire in fretta, senza perdere altro tempo. E così alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, anche se a malincuore, hanno dovuto prendere l'amara decisione di sottrarre al suo consueto spazio, ammirato ogni giorno da migliaia di visitatori, il quadro, che è stato trasferito all'Opificio delle pietre dure per un restauro totale.
La gamma cromatica del dipinto di Raffaello, caratteristica principale che fu sottolineata nelle "Vite" di Giorgio Vasari, è andata quasi del tutto compromessa a causa dello scorrere impetuoso del tempo. La tela si è quasi del tutto scurita e ha perso la sua incredibile luminosità, quella che nessuno di noi ha ammirato al massimo del suo splendore. Ma non tutto è perduto: Papa Leone X va in clinica e presto, si spera, tornerà più in forma che mai. Pronto a farsi ammirare e fotografare dalle migliaia di turisti che ogni anno si riversano in massa alle Gallerie degli Uffizi per ammirare il quadro.
All'Opificio delle pietre dure, vera e propria clinica dei capolavori della storia dell'arte, una squadra di restauratori di altissimo livello ha già iniziato il complesso e chissà quanto lungo procedimento che porterà alla riabilitazione del povero Papa Leone, o meglio del suo ritratto. Non ancora chiari i tempi dell'intervento, che avrà come obiettivo lungo e delicato intervento di recupero che alla fine gli restituirà il suo incredibile – e noto in tutto il mondo – spettro cromatico, caratteristica che lo rende uno dei capolavori più importanti della storia dell'umanità dagli albori ad oggi. Dunque, arrivederci a presto, Papa Leone.