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Ucràina o Ucraìna? Kyiv o Kiev? Perché la lingua è anche politica

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina ci si pone spesso il problema delle pronunce e delle trascrizioni di Ucraina e di Kyiv: ecco come muoversi.
A cura di Francesco Raiola
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Ucraini in Piazza dell'Indipendenza a Kyiv (Sean Gallup/Getty Images)
Ucraini in Piazza dell'Indipendenza a Kyiv (Sean Gallup/Getty Images)

Ucràina o Ucraìna? Kiev o Kyiv? Domande che ci stiamo ponendo o si cui stiamo leggendo in questi ultimi a proposito dell'invasione russa in Ucraina e che hanno dentro di sé qualcosa che va oltre la semplice capacità di mettere gli accenti, ma assumono anche una importante valenza politica. Essendo la lingua continuamente in movimento, ma anche di per sé politica, a seconda di come troviamo scritte o di come ascoltiamo le pronunce possiamo capire quale idea c'è sulla guerra che da qualche settimana si sta combattendo in Europa. La questione, a dire la verità, diventò pressante anche nel 2014 quando prima l'Ucraina scese in piazza per protestare contro il Presidente filorusso Viktor Janukovyč e poi la Russia annetté la Crimea.

Si pronuncia Ucraìna o Ucràina?

È di quel periodo, per esempio, un articolo sul sito dell'Accademia della Crusca che si poneva la domanda e cercava di dare una risposta basandosi sui dizionari, sull'abitudine del parlato e anche sull'influenza della Letteratura. Sul sito dell'Accademia, quindi, si legge che "per quanto riguarda i nostri due nomi (e aggettivi) va detto subito che oggi sono accettabili entrambe le pronunce, anche se la più corretta, a rigore, sarebbe quella in passato spesso ritenuta sbagliata, cioè quella con l’accento sulla i. Vari dizionari italiani hanno pensato che le due pronunce derivassero dalla diversa accentazione del nome a seconda che fosse pronunciato (con accento sulla i) in ucraino o (con accento sulla a) in russo, le due lingue più diffuse in quella regione. In realtà oggi si dice Ucraìna, ucraìno (Ukraìna, ukraìnskij) tanto in russo quanto in ucraino (…). Il Dizionario degli accenti russi (Slovar' udarenii russkogo jazyka), che ammette come pronuncia corretta dell'aggettivo solo ukraìnskij, aggiunge questa precisazione: ‘l'accentazione ukràjnskij (dall'antiquato Ukràina), che si incontra non solo in poesia, ma anche nella conversazione comune, corrisponde alla prassi antica'".

A quel punto sul sito dell'Accademia si fa una disamina sul perché ci siano ancora versioni differenti, parlando sia di Letteratura e di poesie che usano un linguaggio antico, ragionando anche sull'etimologia della parola Ucraina e sul suo significato nel tempo. Ma la conclusione è che "ce n’è quanto basta per comprendere e tollerare le ragioni dell'oscillazione d’accento nella pronuncia italiana della parola in questione, oscillazione che si riscontra oltretutto anche in qualche altra lingua europea. Ma, a rigore, dato che nell'uso moderno le lingue slave, russo incluso, accreditano ormai come unica pronuncia corretta quella accentata sulla i sarebbe meglio dire Ucraìna/ucraìno, come del resto consiglia l'autorevole DOP".

Si dice Kyiv o Kiev?

Un'altra diatriba che si è scatenata in queste ultime settimane riguarda la pronuncia e la traslitterazione del nome della capitale dell'Ucraina: se usare la versione ucraina, appunto, Kyiv (kee-yiv) – traslitterazione dall'ucraino Київ – o quella russa e usata da sempre anche in Italia, Kiev (kee-yev), traslitterazione dal russo Киев. La questione è diventata quanto più politica possibile perché negli ultimi tempi in tanti, soprattutto importanti testate internazionali, stanno scegliendo di cambiare la consuetudine e utilizzare la versione ucraina e non quella comune di Kiev, che confermerebbe la russificazione dell'Ucraina, come scrive anche il Guardian in un articolo dedicato.

Nello stesso articolo, il quotidiano inglese ha intervistato Andrii Smytsniuk insegnante di ucraino a Cambridge che ha spiegato perché secondo lui è giusto pronunciare la Capitale come Kyiv, all'ucraina, appunto: "Quando incontro qualcuno di nuovo, mi piace pronunciare il loro nome nel modo in cui lo vogliono pronunciato nella loro lingua, motivo per cui penso sia giusto pronunciarlo ‘Kyiv' il più vicino possibile all'ucraino. Molti ucraini vedono questo come un segno di rispetto per la loro lingua e identità". Una scelta che potrebbe valere anche per i momi di altre città, come per esempio quella che noi traduciamo come Leopoli, ma che nella versione ucraina è Lviv e in quella russa Lvov. Intanto si è anche ampliata la portata dell'hashtag #KyivNotKiev a ribadire come la pensano gli ucraini.

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