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Tusa, archeologi francesi annunciano la scoperta: “Da oggi la Sicilia ha un teatro antico in più”

Una grande scoperta archeologica annunciata via Facebook: è quella annunciata da una squadra di archeologi francesi che per oltre un anno ha scavato nell’antica città di Haalesa, l’attuale Tusa, in provincia di Messina. Dai lavori sono tornati alla luce una seduta della cavea e il muro che delimitava il piano dell’orchestra fiancheggiato da un marciapiede.
A cura di Redazione Cultura
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Una grande scoperta archeologica annunciata via Facebook: è quella annunciata dalla squadra di archeologi francesi ieri: "Siamo molto felici e molto orgogliosi di annunciarvi che la Sicilia conta un teatro antico in più… è qui… a Halaesa / Tusa e l’abbiamo finalmente trovato!". La missione archeologica francese ha scavato nell’antica città di Haalesa, l’attuale Tusa, in provincia di Messina. Oltre un anno di lavoro, grazie all'utilizzo di numerosi strumenti scientifici all’avanguardia, per arrivare alla clamorosa scoperta archeologica. In particolare, grazie all'uso di una pala meccanica che ha rinvenuto una grande trincea lunga più di 50 metri e larga due metri.

Da cui sono tornati alla luce una seduta della cavea e il muro che delimitava il piano dell’orchestra fiancheggiato da un marciapiede. Il teatro si trova a valle dei cosiddetti contrafforti a posti a Nord dell’agorà, dove da molto tempo si riteneva potessero trovarsi i resti del teatro. L’archeologo di fama internazionale Sebastiano Tusa che nella veste di assessore regionale ai beni culturali ha visionato gli scavi e ha dichiarato:

Non ho alcun dubbio che si tratti del tanto ricercato teatro greco di Halaesa, perché visionandolo a lungo dal vivo ho potuto apprezzare come si “legga” la gradinata in negativo, il posto sagomato, la pedata degli spettatori. Anche il muro che delimitava il coro è ben visibile. Del resto che una città così nota come Halaesa non avesse anche un teatro era davvero strano. È molto importante quanto fatto sino a oggi ma ora bisogna andare avanti tutta perché il lavoro sarà molto e spero che continui la collaborazione proficua fra le università italiane e quelle francesi e inglesi.

I due ritrovamenti accreditano ancora di più l’idea dell’importanza storica che questa città ha avuto nella storia. Secondo Diodoro Siculo Αλαισα, è stata fondata nel 403 avanti Cristo, su di una collina non distante dal mare e la città, dopo la pace con la potente Siracusa il tiranno Arconide di Herbita, ha sin da subito avuto grande importanza e si era accresciuta a dismisura diventando Halaesa Arconidea. Era strategicamente importante perché aveva il compito di «sentinella» per eventualmente fronteggiare subito i Cartaginesi nella zona. Non a caso, batteva moneta che erano effigiate da una colonna sormontata da un cane: a ricordare la sua funzione di controllo del territorio. Un simbolo che ancora oggi è tuttora presente nello stemma comunale di Tusa.

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