Turchia, lo scrittore Ahmet Altan esce di prigione dopo 1138 giorni
Una serie di abbracci che significano libertà. Ahmet Altan, lo scrittore turco condannato a dieci anni per aver partecipato al Colpo di Stato del 2016 (fallito) contro il presidente Recep Tayyip Erdogan, ieri sera è uscito di prigione dopo ben 1138 giorni di carcere. Un tribunale d'appello ad Istanbul ne ha stabilito la scarcerazione, considerata la pena già scontata e in attesa della sentenza definitiva della Cassazione. Ad accoglierlo, fuori dalle mura carcerarie, l'entusiasmo scatenato di amici e parenti. Una scena commovente che sta facendo il giro del mondo e punta l'attenzione dei media internazionali sulla repressione in atto in Turchia dal 2015 nei confronti di scrittori e giornalisti e che, qualche mese fa, ha portato all'annuncio della distruzione di migliaia di libri.
Chi è Ahmet Altan, lo scrittore turco dissidente
Ahmet Altan, 69 anni, uno degli intellettuali più celebri in Turchia, ex direttore di giornale e autore di libri noti in Italia, torna in libertà dopo più di 3 anni di carcere. L'anno scorso era stato già rilasciato, ma nemmeno 24 ore più tardi un'altra corte ne aveva disposto il nuovo arresto. L'autore di "Non rivedrò più il mondo" è uno degli intellettuali liberal più attivi e noti in Turchia, fondatore di Taraf, quotidiano da sempre schierato contro gli abusi dei militari in Turchia. Dopo il fallito golpe del 2016, era stato accusato di ricevere fondi dal predicatore Fethullah Gulen considerato da Ankara come la mente del golpe.
Il rilascio di Ahmet Altan: colpo di scena in Turchia
Il colpo di scena e il conseguente rilascio di Altan si è avuto ieri, quando l'accusa aveva chiesto per lui e per la giornalista televisiva Nazli Ilicak,una condanna a 10 anni di carcere. Tuttavia la corte d'appello di Instabul, nell'attesa di un verdetto definitivo, ha rilasciato lo scrittore, ancora sotto processo per le accuse ricevute durante il fallito golpe in Turchia nel 2016.