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Tunnel di Simba La Rue è il primo successo discografico del 2024: le analisi e i numeri

Tunnel, l’album d’esordio di Simba La Rue, pubblicato lo scorso 5 gennaio, è il primo successo discografico del 2024: oltre 5 milioni di ascolti nel giorno del debutto.
A cura di Vincenzo Nasto
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Simba La Rue, foto di Comunicato Stampa
Simba La Rue, foto di Comunicato Stampa

Dopo l'Ep Crimi uscito nel 2022, i primi giorni del 2024 hanno evidenziato il primo successo discografico del 2024: stiamo parlando di Simba La Rue e il suo primo album ufficiale, distribuito da Warner Music e la label NPT (No parla tanto), dal titolo Tunnel. Il progetto, pubblicato lo scorso 5 gennaio, ha raccolto nel giorno del suo debutto su Spotify quasi 5 milioni e mezzo di ascolti, classificando le 16 canzoni dell'album nella top 25 di Spotify Italia: 8 nella top 10. Tunnel era stato anticipato da due singoli: Levante con la collaborazione di Paky, 15 milioni di stream su Spotify, e più recentemente Agitato, fermo a 7,2 milioni di ascolti.

Simba La Rue, copertina dell'album Tunnel
Simba La Rue, copertina dell'album Tunnel

Un disco molto atteso anche da un pubblico più ampio di quello che ci si potesse aspettare, con Simba La Rue che ha collezionato quasi tre milioni di ascoltatori mensili su Spotify, rientrando nella top 100 degli artisti più ascoltati in Italia. La curiosità creatasi attorno a Tunnel si lega anche, ma non solamente, alle vicende giudiziarie del giovane autore di origini italo-tunisine, che negli ultimi 12 mesi ha dovuto affrontare più processi: dalla sparatoria in Corso Como a Milano al sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate nell'affaire con Baby Touché. E Tunnel, che non lo vede in copertina, dov'è presente una camera che sta per allagarsi, sembra evocare proprio lo stato di isolamento e privazione che emergeranno in un disco, tutt'altro che lontano dalle dinamiche del 2023.

Simba La Rue, retro copertina dell'album Tunnel
Simba La Rue, retro copertina dell'album Tunnel

Perché Tunnel è, a tutti gli effetti, un album Big, basti solo leggere le collaborazioni del progetto: Guè, Ghali, Sfera Ebbasta, Baby Gang, Boy Mass, Paky e Tedua, una sfilza di partecipanti che siedono tutt'altro che lontano dalla testa delle classifiche. E se il progetto, composto da 16 tracce, è un esperimento di privazione centellinata, in cui i paesaggi vengono ridotti all'osso, è impossibile non leggere delle linee comuni che sono emerse negli ultimi anni nel racconto dell'hip hop italiano. Buia e tetra appare in tutto il disco l'idea della prigionia, del carcere, della fuga dalla giustizia e dai suoi rappresentanti, ma viene mostrata, anche se fioca, la luce della libertà come la massima aspirazione per Simba, protagonista, ma soprattutto cantore di un disagio.

Progetti come Tunnel, ma anche Innocente di Baby Gang, ricordano le condizioni di sofferenza e di progressivo allontanamento dalla realtà di una generazione che si rifugia nella violenza. Anche se nell'album viene esaltata in maniera quasi ossessiva una determinata immagine cruenta, dalle pistole alla droga, ciò che viene poi sviluppato dal negativo è una parodia della stessa diapositiva, un racconto che sembra più un labirinto in cui si ricerca ossessivamente la luce. Sì, perché di luce si tratta, quando si ascolta la richiesta che Escomar e Baby Gang vengano liberati dalle condizioni di detenzione in Free Esco Free Baby, o la strada che unisce i due luoghi di detenzione, il carcere minorile Beccaria e il carcere di San Vittore. Un percorso che, purtroppo, ha coinvolto molti giovani artisti negli ultimi anni.

Rispetto a Crimi, in Tunnel sembra esserci anche un aspetto più intimo del rapper. In almeno due casi, la musica del giovane autore sembra collimare con la sua vita personale, come in Amore di Mamma e Latitante. Al centro dei due racconti, il lato familiare di Mohamed Lamine Saida, dal rapporto con i fratelli Nadir e Adam, al legame con la madre e gli indizi delle violenze e degli abusi subiti. Casa viene descritta anche come "M'ha fatto male, star lontano da casa, siamo in tre fratelli, il salotto era la nostra camera e tu immagina, ho visto cose che manco t'immagini" oltre a "Papà è raro che è sobrio, papà, mi sa che hai bevuto un po' troppo, mamma piange perché ne ha viste troppe, non dorme finché non rientro la notte, suo marito che la riempie di botte".

Tunnel ha anche spazi di luce al suo interno, grazie a un'immagine e a una melodia che appartiene a un brano come Hood, in collaborazione con Tedua. Gli anni delle privazioni non sembrano essere scomparsi, ma appare in maniera limpida, anche nel testo, come la musica abbia influenzato la vita di Simba La Rue, descritta perfettamente nel passaggio: "G Wagon nera lucida, fai soldi, resta lucido, da vender droga in pubblico a vendere dischi al pubblico, tu-tu sai come ci si sente a perder tutto?". C'è ancora paura, c'è ancora il buio ad animare il racconto di Simba La Rue, ma la strada verso la luce sembra reggere l'ultima parte di un album non semplice all'ascolto.

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