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Tornano “Le Conversazioni”: da Capri a New York i grandi scrittori riflettono sulla felicità

Tornano i grandi protagonisti della cultura contemporanea per “Le Conversazioni”, il festival internazionale ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini. Dopo gli appuntamenti primaverili di New York con Patti Smith, Patti LuPone e Colum McCann, il Festival 2018 riparte a giugno in Italia, a Roma e Capri, e avrà come tema della tredicesima edizione “Felicità/Happiness”.
A cura di Redazione Cultura
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Tornano i grandi protagonisti della cultura contemporanea per "Le Conversazioni", il festival internazionale ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini. Dopo gli appuntamenti primaverili di New York con Patti Smith, Patti LuPone e Colum McCann, il Festival 2018 riparte a giugno in Italiaa Roma e Capri, e avrà come tema della tredicesima edizione “Felicità/Happiness”.

A Roma, il 19 e 20 giugno, Paola Cortellesi, Liliana Cavani, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo saranno i protagonisti degli incontri presso il Salone degli Arazzi della RAI, per il quinto anno consecutivo Media Partner del Festival. In seguito a Capri, nello splendido scenario di Piazzetta Tragara, l’ultimo weekend di giugno e il primo di luglio (29, 30 giugno, 1 luglio e 6, 7 e 8 luglio,) si alterneranno gli ospiti internazionali di questa tredicesima edizione: Vendela Vida, Dave EggersHelen Oyeyemi, Ian Buruma, David Mamet e Benjamin Taylor.

Il programma di Roma

Martedì 19 giugno presso la sede di Viale Mazzini (ore 18.30, RAI Salone degli Arazzi) la rassegna romana sarà aperta da Paola Cortellesi insieme a Liliana Cavani. Mercoledì 20 giugno (ore 18.30, RAI Salone degli Arazzi) Antonio Monda incontrerà Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

Il programma di Capri

Capri nei due week end del 29, 30 giugno, 1 luglio e poi del 6, 7 e 8 luglio, alcuni dei più importanti scrittori della scena internazionale si daranno appuntamento alle ore 19.00, nella cornice di Piazzetta Tragara a picco sui Faraglioni per i reading e le conversazioni con Antonio Monda.  Venerdì 29 giugno, inaugurerà l’edizione caprese 2018 Vendela Vida, pluripremiata autrice di cinque libri, tra cui Le luci del nord cancellino il tuo nome (Mondadori, 2008) The Lovers (2010) e Geometrie di un panorama sconosciuto (Neri Pozza, 2016). Due dei suoi romanzi sono stati Notable Books of the Year del «New York Times» e ha vinto il Kate Chopin Award, conferito a scrittori le cui protagoniste scelgono percorsi anticonvenzionali.

Sabato 30 giugno Antonio Monda incontrerà Dave Eggers, che ha cominciato la sua carriera letteraria con il grandissimo successo L'opera struggente di un formidabile genio (Mondadori, 2001) candidato al Premio Pulitzer per la saggistica e inserito dal Times al dodicesimo posto nella classifica dei 100 libri migliori del decennio. Tra i successi letterari di Eggers: What is the What (Erano solo ragazzi in cammino, Mondadori, 2007), vincitore in Francia del Prix Medici e finalista del National Book Critics Circle Award, Zeitoun (Mondadori, 2009), premiato con il Dayton Literary Peace Prize e l’American Book Award, A Hologram for the King (Ologramma per il re, Mondadori, 2013) finalista del National Book AwardThe Circle (Il Cerchio, Mondadori, 2014) e l’ultimo romanzo pubblicato in Italia nel 2017, Eroi della frontiera (Mondadori).

Domenica 1 luglio sarà la volta della scrittrice anglo-nigeriana Helen Oyeyemi, autrice di cinque romanzi, tra cui White is for Witching, vincitore del Premio Somerset Maugham nel 2010, Mr. Fox, vincitore nel 2012 di un Hurston/Wright Legacy Award, Boy, Snow, Bird (Einaudi, 2016). Eletta membro della Royal Society of Literature nel 2013 è stata nominata nello stesso anno tra i Migliori Giovani Romanzieri Britannici dalla rivista «Granta».

Il secondo weekend, venerdì 6 luglio, inizierà con lo scrittore e saggista Ian Buruma. Accademico olandese naturalizzato britannico, esperto internazionale delle culture orientali, in particolare di quella giapponese. Le sue riflessioni sui rapporti tra le culture, sulle tensioni e le trasformazioni indotte in Europa dalle continue ondate migratorie, sul valore della tolleranza nella cultura liberale occidentale hanno alimentato un vivace dibattito, in particolare dopo la pubblicazione di Assassinio a Amsterdam. I limiti della tolleranza e il caso Theo Van Gogh (Einaudi, 2007). Tra le ultime pubblicazioni ricordiamo: Taming the Gods: Religion and Democracy on Three Continents (trad. it. Laterza, 2011); Year Zero: A History of 1945 (trad. it. Mondadori, 2015); Theater of Cruelty. Art, Film, and the Shadows of War (2014). È il Direttore del New York Review of Books.

Sabato 7 luglio il protagonista sarà David Mamet, drammaturgo, sceneggiatore e regista statunitense, vincitore del Premio Pulitzer nel 1984 con Glengarry Glen Ross (1982), che nel 1992 è diventato il film omonimo di J. Foley. Affermatosi con Duck variations (1972), Sexual perversity in Chicago (1974) e American Buffalo (1975), caustica radiografia della crisi dei valori americani dal punto di vista di un reduce del Vietnam, ha ricevuto due nomination agli Oscar: nel 1983, per la sceneggiatura de Il verdetto e nel 1998, per la sceneggiatura di Sesso & potere.

Chiuderà l’edizione caprese domenica 8 luglioBenjamin Taylor autore di Proust: The Search, selezionato come miglior libro del 2016 da Thomas Mallon del New York Times Book Review; Naples Declared: A Walk Around the Bay, scelto come miglior libro del 2012 da Judith Thurman del New Yorker; e Tales Out of School e The Book of Getting Even. È docente presso la New School e la School of the Arts della Columbia University. Attualmente è fiduciario della John Simon Guggenheim Memorial Foundation e recentemente è stato nominato presidente della Edward F. Albee Foundation.

Come di consueto, in occasione degli appuntamenti di Capri, sarà pubblicata e distribuita al pubblico l’antologia dei testi inediti degli scrittori sul tema di quest’anno Felicità/Happiness che saranno letti dagli autori stessi in apertura di ogni appuntamento. L’edizione 2018 delle Conversazioni si concluderà come di consueto a New York con gli incontri con Fran Lebowitz (4 dicembre, New York Historical Society) e Jonathan Safran Foer (6 dicembre, Morgan Library).

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