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Tony Effe e la polemica sulla povertà a 17 anni: “Avevo una paghetta da 150 euro a settimana”

Tony Effe è il nuovo ospite del format BSMT del creator Gianluca Gazzoli: durante l’intervista, il rapper ha discusso del senso di rivalsa economica rispetto al passato, svelando di aver ricevuto per anni una paghetta da 150 euro a settimana.
A cura di Vincenzo Nasto
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Tony Effe, via BSMT
Tony Effe, via BSMT

Sono passati solo pochi giorni dalla pubblicazione della nuova puntata del BSMT, il format di Gianluca Gazzoli che nell'ultima puntata ha avuto come ospite Tony Effe. Il rapper, reduce dal successo del suo secondo album solista Icon e dopo aver pubblicato un feat estivo con Gaia dal titolo Sesso & Samba, si è raccontato ai microfoni del creator. Una vetrina anche sugli anni adolescenziali dell'autore di Roma Centro, in cui ha svelato anche un senso di rivalsa economica, un concetto che raramente è entrato anche nell'immaginario musicale.

La polemica sulla paghetta da liceale di Tony Effe

Durante l'intervista, Tony Effe, parlando dei suoi trascorsi nel periodo liceale, svela: "Quando stavo al liceo mio padre mi dava 150 euro a settimana di paghetta. Nel senso, che ci devo fare?". Nel frattempo, Gazzoli sottolinea come i 150 euro non siano mica pochi, incontrando la resistenza del rapper che sottolinea: "Per me 150 euro erano pochi. A 17 anni comunque già fumavo e già avevo il motorino. Ero un povero del centro. La mia rivalsa era economica, non vengo dalle case popolari, ma abitavo in una casa da 90 metri quadri e mi sentivo inferiore quando andavo a casa del figlio di X che aveva la casa con la piscina a Capalbio".

Le sue parole hanno triggerato, e non poco, oltre allaa community del BSMT, anche alcuni utenti nei commenti del video pubblicato su YouTube, ma anche nello shorts che ritagliava in 1.4o minuti, l'intervento del rapper. Accuse di classismo e di alienazione dalla realtà, che per adesso non hanno provocato la risposta del rapper ex Dark Polo Gang da Rione Monti. Eppure ci sono anche altri aspetti riportati nella chiacchierata con Gianluca Gazzoli durante l'intervista al BSMT: dalla denuncia di molestie sessuali subite sul palco al – neanche tanto velato – discorso sulla depressione.

Le molestie sessuali durante un live e il tema della depressione

Parliamo di molestie sessuali per ciò che è accaduto a Tony Effe, in merito al racconto che fa di un live: "Una cosa che ha m’ha dato un po’ fastidio è una che mi ha toccato il pisello mentre stavo a fare un live. Mi sono sentito stuprato e ho pensato cosa sarebbe successo se l’avesse fatto un uomo. Le ho dato una pizzetta sulla mano, non è bello, non è stato proprio bello". Più tardi, invece, ritornerà sul tema della depressione, conosciuta negli ultimi anni e dapprima ridicolizzata: "Tanto volte ho momenti di depressione, non ho voglia di fare cose. Magari mi deve chiamare il mio manager per farle. Magari devo fare delle storie per il merch, ma sto nel letto tutto il giorno e non le faccio. Prima non sapevo cosa fosse l'ansia e la depressione: pensavo l'avessero solo le persone deboli".

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