Tommy Cash sulle polemiche per Espresso macchiato: “Amo quando un Paese intero reagisce”

Tommy Cash continua a parlare di Espresso Macchiato, la canzone con cui l'Estonia parteciperà al prossimo Eurovision Song Contest e che si basa sugli stereotipi dell'Italia all'estero. Il rapper estone ne ha parlato all'Adnkronos, confermando il suo amore per l'Italia, nonostante le tante polemiche che gli sono piovute addosso, da politici, artisti e Codacons, con alcuni che ne hanno addirittura chiesto l'esclusione dalla competizione. I risultato? Tommy Cash è entrato nella Top 100 delle canzoni più ascoltate in Italia, è primo nella Viral 50 Italia e terzo nella Viral Global su Spotify e la canzone continua a girare.
Lui ci scherza su, come da proprio carattere: "Amo quando le persone reagiscono. Ancora meglio quando reagisce un intero Paese. Quando un governo reagisce, significa che c'è sentimento. E il sentimento è sempre meglio di nessun sentimento" ha detto il rapper intervistato dall'Adnkronos, confermando il suo amore per "i vestiti italiani, le auto italiane, le città italiane, l'arte italiana, l'architettura italiana, la gente italiana, il cibo italiano e, naturalmente, il caffè italiano" spiegando che non c'è nulla di meglio che trovarsi in una piccola città italiana, prendere un caffè e fumarsi una sigaretta.
Ciò che ha fatto infuriare alcuni (ma divertito anche molti altri) è proprio il modo in cui il rapper gioca con gli stereotipi, dal caffè del titolo agli spaghetti e la mafia (ecco, forse questo ha fatto arrabbiare più di ogni altra cosa). Tommy Cash – il cui vero nome è Thomas Tammemets .- spiega anche di non avere tempo per preoccuparsi di chi ne chiede l'esclusione dalla competizione europea: "Sono un uomo molto impegnato, non ho tempo per fermarmi e pensare al dramma" e si rifiuta di spiegare Espresso macchiato perché "L'arte è fatta per essere compresa individualmente. Voglio che ogni persona ascolti la canzone, veda l'esibizione e ci trovi il proprio significato". E sugli stereotipi dice: "Sono pensati per essere decostruiti, ripensati, cambiati, giocati visivamente e concettualmente".