Testo, significato e video di Montecristo, la riscoperta di Jovanotti dopo l’incidente nella nuova canzone
A 16 mesi di distanza dall'incidente che lo ha coinvolto a Santo Domingo, con la frattura della clavicola e del femore, nelle scorse ore Jovanotti è ritornato con un nuovo singolo dal titolo Montecristo. Si tratta, come anticipato dall'autore su Instagram, del primo capitolo di un nuovo viaggio musicale, che verrà pubblicato il 31 gennaio 2025: il suo sedicesimo album in studio. Un progetto che accompagnerà anche il PalaJova, il tour nei palazzetti che comincerà il prossimo 4 marzo, con 35 date che si concluderanno all'Arena di Verona il prossimo 19 maggio. Ad accompagnare il nuovo singolo, anche il video ufficiale, diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts, girato al Lido di Staranzano in Friuli Venezia Giulia. Il brano nasce, come raccontato Jovanotti nell'intervista al Corriere della Sera, durante la prima convalescenza: "Ascoltavo l’audiolibro del Conte di Montecristo di Dumas con la voce di Andrea Giordana e mi sono identificato con il protagonista: un giovane tradito, che perde tutto, l’amore della sua vita, il suo ruolo nella società, e si ritrova da solo in una cella da dove inizia il suo percorso di rinascita. Scrivere è un modo per elaborare quello che vivo". Qui il testo, il video e il significato di Montecristo.
Il testo di Montecristo, la nuova canzone di Jovanotti
Una sirena mi ha tagliato la strada
Per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi
Con occhi nuovi
Una sirena che sbatteva la coda
Alzando schizzi d’acqua alti come grattacieli
Come grattacieli
E dopo aver girato mezzo mondo col cuore in gola
Mettendo molte vite dentro una vita sola
Senza destinazione come un freak o come un matto
Sapendo che ogni passo ed ogni trick
È per onorare un patto che ho fatto
Un giorno dell’estate del ‘76
Quando dissi a me stesso “Ehi
Diventa quello che sei
Non come vogliono loro
Se trovi la tua voce sarà un piacere
Anche cantare in coro
Anche cantare in coro”
Tu sei i miei giorni e le mie notti
Sei nei miei slanci e nei miei rimorsi
Sei la pena che mi incatena
Quando mi manchi
E anche quando sei con me
Mi manchi
Mi manchi
Il conte si vendicherà
Come succede sa sempre
Nel libro di Dumas
Alexandre Dumas
Cambiando molte volte la mia identità
Per mantenere fede alla mia dignità
Quello che un uomo
Quello che un uomo ha
Quello che un uomo sarà
Mi hanno portato via la cosa
A cui io più tenevo
L’amore di una donna che era luce
Nel suo cielo splendevo
Così ho deciso di seguire
Anche io la via del gatto
Che ha nove vite e un solo cuore
E un patto che ho fatto
Un giorno dell’estate del ‘76
Quando dissi a me stesso
Ehi, diventa quello che sei
Non come vogliono loro
Se trovi la tua voce sarà un piacere
Anche cantare in coro
Anche cantare in coro
Sei nei miei giorni e nelle mie notti
Sei nei miei slanci e nei miei rimorsi
Sei la pena che mi incatena
Quando mi manchi
E anche quando sei con me
Mi manchi
Mi manchi
Scrivo nella nebbia
Scavo nella sabbia
Tunnel nella rabbia
Scappo dalla gabbia
D’oro e di diamanti
Brillano nel buio dei tuoi occhi
Brillano nel buio dei tuoi occhi
Tu sei la luna dai denti bianchi
L’arcobaleno dei tuoi fianchi
Sei la pena che mi incatena
Quando mi manchi
E anche quando sei con me
Mi manchi
Mi manchi
Mi manchi
Mi manchi
Il video ufficiale di Montecristo
Il video ufficiale di Montecristo è diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts ed è stato girato al Lido di Staranzano in Friuli Venezia Giulia. Nel cortometraggio, Jovanotti viene accompagnato da cavalli sulla battigia, mentre un gruppo di ballerini inscena una coreografia. Gli abiti indossati dai ballerini fanno pensare a una dimensione tribale del viaggio, che però alterna anche una sfida di scherma dello stesso autore con la propria ombra. Un viaggio di riscoperta, di avventura che però si alterna con la desolazione attorno, un ossimoro su cui verte la canzone.
Il significato della nuova canzone di Jovanotti
Montecristo è il nuovo singolo di Lorenzo Jovanotti ed è stato prodotto da Dardust: il brano apre il nuovo album in studio, il 16° dell'autore, che verrà pubblicato il prossimo 31 gennaio. La produzione di Dardust gioca con l'elettronica reggaeton, senza perdere però l'arrangiamento orchestrale che da sempre contraddistingue il suono di Jovanotti. Come racconta Jovanotti, il brano nasce durante la prima convalescenza (dopo l'operazione a Santo Domingo) in cui l'autore leggeva Il Conte di Montecristo dello scrittore francese Alexandre Dumas. L'allontanamento forzato dalla società diventa anche un elemento di riscoperta, che si può scorgere fin dall'intro del brano, quando canta: "Una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi". Segue una riflessione su ciò che ha caratterizzato la sua carriera, un momento di apertura che gli ha permesso di mettere "molte vite dentro una sola" e piuttosto che arrendersi a ciò che "vogliono loro", la musica ha dato una voce al cantante. Una voce che è cambiata negli anni, così come "sono cambiate le sue identità": il concetto di libertà si impadronisce anche degli ultimi versi. Infatti, dopo aver cantato "Mi hanno portato via la cosa a cui io più tenevo", nella parte finale Jovanotti suggella tutto con "Anche quando ci sei, mi manchi": una metafora che potrebbe indicare la voglia di scoperta di sé stessi e del mondo circostante. Un aspetto che negli ultimi 16 mesi è venuto a decadere, dopo l'incidente in bici a Santo Domingo, che lo ha costretto per mesi all'utilizzo delle stampelle.