Testo e significato di Cosa faremo da grandi, Lucio Corsi sta tornando in classifica con le sue canzoni più belle

Con Volevo essere un duro a Sanremo 2025 l'Italia, un pezzo di Italia, almeno, ha scoperto Lucio Corsi, un artista che è sulle scene da oltre 10 anni e che ha pubblicato album che in qualche modo riprendo la poetica della canzone che è arrivata seconda al Festival e si giocherà le proprie chance all'Eurovision Song Contest che si terrà dal 13 al 17 marzo a Basilea. Il cantautore toscano – che ha superato i 4 milioni di ascolti mensili su Spotify – ha portato anche alcune sue canzoni nelle classifiche globali, come avvenuto per Tu sei il mattino, canzone autobiografica che è ancora in terza posizione nella Viral 50 Global di Spotify e come aveva fatto con Cosa faremo da grandi?, canzone del 2019 che dava il titolo all'album omonimo (che conteneva un'altra canzone molto amata come Triste) e che era stata prodotta anche da Francesco Bianconi dei Baustelle, oltre che da Antonio "Cooper" Cupertino.
Testo di Cosa faremo da grandi
C'è un mistero in ogni giorno che comincia
Dopo una notte che finisce
Io non ho mai capito
Di che cosa sono fatte le conchiglie
E come fanno ad arrivare
Lungo le spiagge affollate
Se dal cielo non scendono scale
Se dal mare non arrivano strade
Probabilmente sono state fatte a mano
Da un uomo sull'Isola d'Elba
C'ha lavorato una vita e poi
S'è stufato e le ha tirate per terra
Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi
Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi
C'è un mistero in ogni giorno che comincia
Dopo una notte che finisce
Io non ho mai capito
Chi ha colorato le conchiglie
E come fanno a viaggiare
Per queste grandi distanze
Se vado al porto lo chiedo alle barche
Che prendono il sole, ma restano bianche
Probabilmente le ha dipinte una donna
Sull'Isola del Giglio
Senza nemmeno festeggiare la fine
Ha deciso di tornare all'inizio
Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi
Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi
Batti il cinque e ripartono le mani trasparenti delle onde
Che ci lasciano conchiglie e si prendono le orme
Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi
Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi
Il significato di Cosa faremo da grandi di Lucio Corsi
Così come molta della sua discografia, questa canzone costa di immagini oniriche e fantastiche, che come ripetiamo spesso sembrano essere uscite dalla mente di Rodari; Corsi spiegava così il significato della canzone nel comunicato stampa: “Concedersi la possibilità di vivere fino in fondo un momento di insicurezza significa poter scoprire la propria magnifica creatività". Ma a Rolling Stone raccontava pure come nacque: "L'idea di questa canzone è nata d'inverno, sulla spiaggia di Castiglione della Pescaia, vicino a dove sono cresciuto. Ero con un amico, data la stagione non c'era granché da fare, così siamo finiti sulla sabbia e lì è venuta fuori l'immagine al centro del brano, quella di qualcuno che aveva costruito le conchiglie per poi gettarle in mare. Immagine che poi mi è tornata in mente a rappresentare il massimo esempio di grande impresa mandata in fumo con l'animo in pace, concetto che è diventato il fulcro del brano".
E il cantautore continuava spiegando ciò che descriveva ovvero "un modo possibile di vivere – il mio – in cui si festeggiano più le partenze che i traguardi, in cui si può smontare tutto ciò che si è fatto per ripartire serenamente verso altre avventure. A me non interessa raggiungere chissà quale traguardo in modo da essere ricordato: m'impegno in ciò che faccio, ma a guidarmi non è l'inutile smania di successo. Tanti si muovono spinti da quest'ultima, io no, perché per me l'arte è un'altra cosa, del tutto separata dall’ambito dell'intrattenimento e del commercio. Se scrivo canzoni è perché amo esprimermi tramite la musica e sono felice se quelle canzoni mi soddisfano: mi basta questo".