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“Teodora” di Mariangela Galatea Vaglio, la saga di Bisanzio che racconta la forza delle donne

Il nuovo romanzo di Mariangela Galatea Vaglio “Teodora. La figlia del Circo” è ambientato nella Costantinopoli del VI secolo d.C., luminosa e al contempo tenebrosa capitale dell’Impero romano d’Oriente. Tra complotti, violenze, intrighi e tradimenti, ha inizio una travolgente storia d’amore e potere sullo sfondo di una delle epoche più complesse e misteriose della storia.
A cura di Redazione Cultura
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Dall'autrice de "L'italiano è bello", l'insegnante e scrittrice Mariangela Galatea Vaglio è arrivato da poco in libreria un nuovo romanzo per Sonzogno dal titolo "Teodora. La figlia del Circo", poderosa opera di circa 400 pagine in cui Galatea Vaglio si misura con la posa della prima pietra della "saga di Bisanzio". Nella Costantinopoli del VI secolo d.C., luminosa e al contempo tenebrosa capitale dell’Impero romano d’Oriente, travagliata dagli scontri religiosi e dalla corruzione, i giovani Giustiniano e Teodora sembrano destinati a un’esistenza di rimessa, lontana dalle luci della grande storia.

Errore. Perché Teodora, bellissima figlia di un guardiano del Circo, che di mestiere fa l’attrice (anche se rispetto a sua sorella Comitò non sembra esservi particolarmente portata) si barcamena fra teatri e amanti ricchi e maneschi, così come Giustiano, allo stesso tempo, è nipote del generale Giustino, un rozzo militare analfabeta che non riesce ad avere peso a corte. Il destino ha in serbo per entrambi altri piani. Giustiniano, implicato in una serie di rivolte per rovesciare l’imperatore Anastasio, da politico consumato riesce a far salire al trono lo zio Giustino, diventando il più potente ministro dell’Impero. Teodora, invece, sfuggita alla vendetta di un governatore suo ex amante, diventa confidente del patriarca eretico di Alessandria e viene inviata come spia e mediatrice a Costantinopoli, proprio per contattare Giustiniano, alle prese con una complicata e pericolosa trattativa con il papa.

Nella capitale di un impero che si estende dalla Persia al Mediterraneo, solo e unico erede di Roma, fra complotti, violenze, intrighi e tradimenti, ha inizio una travolgente storia d’amore e potere sullo sfondo di una delle epoche più complesse e misteriose della storia. Sullo sfondo, la Costantinopoli del VI secolo d. C. che circonda le vite di Teodora e Giustiniano, con i suoi profumi, i suoi colori vivaci e le atmosfere stranianti, in cui l’autrice sembra trovarsi a suo agio. Dopo il racconto di Didone e di Socrate, un altro "scontro" con l'antichità che Mariangela Galatea Vaglio sembra aver vinto.

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