Tekashi 6ix9ine vicino alla bancarotta: messe all’asta le sue auto di lusso
Quando sembravano essersi spenti i riflettori, definitivamente, per Tekashi 6ix9ine, è arrivata l'ennesima notizia negativa per Daniel Hernandez: è cominciata l'asta di alcuni degli oggetti più preziosi dell'autore newyorkese, organizzata dall'IRS (Internal Revenue Service). L'agenzia governativa, deputata alla riscossione dei tributi all'interno del sistema tributario degli Stati Uniti, ha cominciato il piano di recupero crediti nei suoi confronti. Ad andare all'asta, due dei pezzi più pregiati e "personali": una Lamborghini Urus del 2019, venduta alla modica cifra di 170mila euro, ma anche una Bentley Continental GT Speed del 2017, venduta intorno agli 82mila euro. È solo la prima parte di un lungo processo di riscossione da parte dell'agenzia, legata anche alle azioni degli agenti federali degli Stati Uniti, che hanno confiscato gran parte degli averi del rapper lo scorso aprile, come riporta il portale TMZ.
Le due auto, insieme a oggetti personali di valore, sono stati requisiti nella proprietà del rapper in Florida, esattamente a Lake Worth, dove il corpo di polizia di Palm Beach ha effettuato una perquisizione, alla ricerca anche di Tekashi 6ix9ine, in quel momento non presente nell'abitazione. La vendita all'asta degli oggetti preziosi del rapper si legherebbe anche a un'operazione per ridurre i rischi di una bancarotta fraudulente dell'autore, che negli scorsi mesi ha dovuto affrontare anche un caso di aggressione nei confronti di una ballerina del Gold Rush Cabaret di Miami.
Infatti, solo pochi mesi fa, Tekashi è stato al centro di un caso legale, legato a un incidente avvenuto nel 2021 con la ballerina Alexis Salaberrios, dipendente del Gold Rush Cabaret di Miami. Secondo l'accusa, il rapper avrebbe lanciato una bottiglia di champagne in un nightclub della Florida, colpendola. Una denuncia per gravi lesioni personali, che inizialmente aveva visto il giudice convalidare una sentenza da 9 milioni di euro. La decisione del giudice è stata però sconfessata pochi mesi più tardi, quando una nuova sentenza di un giudice della contea di Miami-Dade in Florida ha esentato il sequestro tempestivo dei suoi beni, dando la possibilità al rapper di poter affrontare con più calma anche i vari gradi di ricorso al processo. Questo però non ha fermato gli agenti federali nei mesi successivi a raccogliere, previo sequestro, alcuni dei beni immobili più preziosi del rapper, tra cui la villa nella contea di Palm Beach.
Nel frattempo, dopo alcuni anni di silenzio sul suo profilo Instagram (il suo ultimo post lo vedeva in un jet privato che lo trasportava a New York), Tekashi 6ix9ine è ritornato sul palco, questa volta in Romania, per il Beach, Please, Festival, tenutosi a Costinesti. Ospiti di quest'anno artisti come Travis Scott, ma anche Anitta, Wiz Khalifa, Ice Spice, Yeat, Don Toliver, Rick Ros, French Montana e tanti altri esponenti della scena urban statunitense. Il festival, tenutosi dal 10 al 14 luglio, ha visto nella penultima serata anche l'esibizione di Tekashi 6ix9ine, che però ha fatto discuterer per alcune storie, postate su Instagram, contro l'organizzazione: nelle stesse, sottolineava come fosse lui il motivo per cui oltre 50mila persone fossero venute al festival. In un post su Instagram ha scritto: "Posso anche prendermi un sacco di tempo libero. Ma non smetterò mai di essere il migliore nel fare rap. Nel marketing, nei video, nella musica, nelle performance. Capite che l'industria è una bugia e piena di persone senza spina dorsale che vogliono essere accettati. Questa è la vita. Agli haters non piacerà questo post, ma non lo farei nemmeno a me se fossi in loro. Vi amo".