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“Teatro per i più poveri”: a Napoli si entra gratis alle prove di “Zappatore”

Nel decennale della scomparsa del “re” della sceneggiata napoletana, Mario Merola, il Trianon Viviani diretto da Nino D’Angelo aprirà le porte alle persone indigenti per la prova generale di “Zappatore”. L’iniziativa è il frutto di un’intesa con l’arcivescovo Crescenzio Sepe e i parroci partenopei.
A cura di Redazione Cultura
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In foto: il "re" della sceneggiata napoletana Mario Merola
In foto: il "re" della sceneggiata napoletana Mario Merola

Nel decennale della scomparsa del "re" della sceneggiata napoletana, Mario Merola, il teatro Trianon Viviani diretto da Nino D'Angelo aprirà le porte a persone indigenti per la prova generale di "Zappatore", la sceneggiata prodotta dallo stesso teatro del popolo di Forcella in scena da mercoledì 4 gennaio. Accadrà oggi, alle 19, durante la prova generale dello spettacolo. L’iniziativa è il frutto di un’intesa con l’arcivescovo metropolitano Crescenzio Sepe e i parroci partenopei.

"Zappatore" è la prima produzione del Trianon Viviani, dopo il fermo delle attività durato due anni e mezzo, e nasce con lo scopo di rendere omaggio a Mario Merola nel decennale della scomparsa. Di qui la scelta da parte del direttore artistico Nino D’Angelo del titolo più significativo della carriera teatrale e cinematografica del «re della sceneggiata», nella versione in tre atti e quattro quadri di Enzo Vitale.

Con le scene e la regia firmate da Bruno Garofalo, quest’omaggio – «un atto di giustizia dovuto per un grande artista poco ricordato» secondo D’Angelo – si riverbera anche nella ricca scelta delle canzoni, operata dallo stesso direttore artistico nel vasto repertorio meroliano, che sottolineano i momenti chiave dello spettacolo: con gli arrangiamenti di Enzo Campagnoli, ecco brani come «Passione eterna», «Freva ‘e gelusia», «Inferno d’ammore», «Cumpagna mia» e «È bello ‘o magnà». Non mancano i divertenti duetti comici dei personaggi Stella e Fasulillo e ovviamente, nel finale, la canzone del titolo di Libero Bovio eFerdinando Albano.

«Siamo partiti dal copione degli anni ’50 di Enzo Vitale, scarno ma costruito con sapienza teatrale – spiega Garofalo –, per riproporre le emozioni di un genere, erroneamente considerato minore, segnato dall’interpretazione di grandi artisti e caratterizzato da una macchina teatrale semplice ed essenziale realizzata con grande perizia artigianale: non sarà un’operazione museale, ché mettiamo in scena il cuore».

A vestire il mantello originale di zi’ Francisco ‘o zappatore usato da Mario Merola è il figlio Francesco. Mario, il figlio avvocato è Gianni Fiorellino. La coppia comica di Stella e Fasulillo è interpretata rispettivamente da Gina Perna e Massimo Salvetti. Con loro in scena Rossella Amato, Antoine, Rossella De Blasi, Tiziana De Giacomo, Marianna Liguori, Diego Macario, Gennaro Monti, Valentina Nicolella e Lina Santoro. Gli arrangiamenti sono curati da Enzo Campagnoli. I costumi sono firmati da Mariagrazia Nicotra e i movimenti coreografici da Enzo Castaldo. Luci di Gianluca Sacco e audio di Daniele Chessa. Musica eseguita dal vivo da Gennaro Carbone (pianoforte e direzione musicale), Alfonso Pone (batteria), Emanuele La Rosa (chitarra) e Pietropaolo Veltre (basso).

Dal 4 gennaio prezzi popolari per questo titolo in cartellone: dagli 8 ai 20 € (il 4 e il 5 gennaio) e dai 10 ai 24 € (dal 6 all’8 gennaio), più i diritti di prevendita.

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