Teatro Andromeda ad Agrigento: l’idea del pastore-scultore fa il giro del mondo
Da lontano, nelle giornate giuste, si vede l'isola di Pantelleria. Molto più semplice che si veda il mare da lassù, a Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento. Sicilia. Terra del mito con paesaggi stupendi. Come stupendo è questo teatro di pietra, il Teatro Andromeda, composto da 108 blocchi di pietra su cui gli spettatori possono sedersi per ammirare uno spettacolo o, semplicemente, il panorama. Perché 108 pietre? Tante quante sono le stelle che compongono la costellazione di Andromeda, disposte secondo lo stesso ordine astronomico.
Dietro questo teatro, che è stato oggetto di mostra e discussione alla Biennale di Architettura a Venezia l'anno scorso, c'è una storia affascinante. È quella Lorenzo Reina, che scoprì questo posto mentre pascolava il suo gregge di pecore. Così iniziò il sogno di gettare le fondamenta per un teatro in quello spazio così scenografico. Lo ha progettato per molti anni, e così dopo quasi 30 anni, mattone dopo mattone (anzi, pietra dopo pietra) ecco questa meraviglia venire alla luce.
Un lavoro infinito, frutto della pazienza e della dedizione di questo ex-pastore diventato scultore, che sul sito del Teatro Andromeda (dove è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli teatrali, in particolare nella stagione estiva) ci fa sapere che il lavoro di costruzione del teatro "non è ancora terminato e non terminerà mai."
Come detto, Lorenzo ed il suo teatro di Andromeda con 108 stelle per sedili, hanno partecipato alla XVI edizione della Biennale internazionale di architettura di Venezia.