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Teatro alla Scala, si festeggiano i 238 anni del tempio di Verdi e Toscanini

Oggi 3 agosto si celebra il 238esimo anniversario del Teatro alla Scala.
A cura di Silvia Buffo
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Il Teatro alla Scala di Milano
Il Teatro alla Scala di Milano

Oggi 3 agosto ricorre l'anniversario che celebra i 238 anni dall’inaugurazione del milanese Teatro alla Scala. L’apertura ufficiale avvenne nel 1778, che seguì di soli due anni l’inizio delle costruzioni del nuovo teatro, che era stato edificato per sostituire il Teatro Ducale nel 1776 ed era stato commissionato dall’Imperatrice Maria Teresa. Dall’inaugurazione a oggi, il teatro non ha avuto vita facile, dai bombardamenti del 1943 ai gravi danni alle sale e ai palchi durante gli anni del Fascismo, fino alla trasformazione in fondazione di diritto privato sul finire degli anni'90, all’ammodernamento delle strutture e della macchina scenica stessa, fino alla migrazione della programmazione ben lontana dal centro della città, al Teatro degli Arcimboldi. Una sopravvivenza che si è rivelata ardua in particolare per il bombardamento del '43 e per la sua ricostruzione.

Cosa andò in scena il 3 agosto del 1778?

L’inaugurazione si celebrò con un’opera lirica in due atti di Antonio Salieri “Europa Riconosciuta”. Il resto è storia, in una lunga evoluzione che vede la Scala il luogo destinato al melodramma italiano con tutte le sue evoluzione, ma anche un osservatorio privilegiato nel vivere il fulcro della città, in particolare negli anni dei nascenti sentimenti anti-austriaci, quando il nazionalismo si impregnava inevitabilmente di cultura.

Il Teatro alla Scala, istituzione di bellezza italiana, parola di Stendhal

La facciata neoclassica del Teatro alla Scala
La facciata neoclassica del Teatro alla Scala

Esco ora dalla Scala. È per me il primo teatro del mondo, perché è quello che procura dalla musica i maggiori piaceri. Quanto all'architettura, è impossibile immaginare nulla di più grande, più solenne e nuovo.

La pensava così Stendhal uno dei più grandi intenditori di arte e bellezza. Ma la scala non è solo il luogo più bello del mondo per atmosfera e architettura, fu il tempio di giganti della musica come Verdi e Toscanini, oggi divenuti simbolo del teatro stesso.

La Scala, il tempio di Verdi e Toscanini

La musica del primo periodo di Toscanini fu così straordinaria da suscitare l'interesse di Richard Wagner. Celebre resta la prima di Edgar del 1889, quando esordì il giovane Giacomo Puccini, ottenendo un clamoroso successo. Il teatro vide in scena Il trovatore di Toscanini agli esordi del ‘900 e prima ancora Giuseppe Verdi di cui non si può non ricordare il debutto con  del 1839 con Oberto, Conte di San Bonifacio con Mary Shaw, Lorenzo Salvi ed Ignazio Marini. Anche quello fu un successo incredibile tant'è che l'impresario Merelli gli commissionò la commedia Un giorno di regno ed ancora Merelli lo incoraggiò a non abbandonare la lirica, consegnandogli personalmente un libretto di soggetto biblico, il Nabucco, scritto da Temistocle Solera. L'opera andò in scena il 9 marzo 1842 ed ebbe un successo trionfante proprio grazie al forte sentimento patriottico in cui si poteva iniziare a respirare già l'aria di Risorgimento. L'opera è tuttora il simbolo della Scala.

Le meraviglie della nuova stagione

Per chi volesse riassaporare i grandi classici e immergersi nelle auliche sale del teatro, la stagione 2016-2017 è prevista per il 7 dicembre, come di consueto, con "Madama Butterfly" di Puccini, diretta da Riccardo Chailly. Chiunque si innamorerebbe di quelle melodie. A seguire "Don Carlo" e "Falstaff" di Giuseppe Verdi.

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