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Teatro accessibile a ciechi e sordi? Da oggi è possibile con “No Limits”

Nato a Forlì nel 2011, il progetto “No Limits” si estenderà questa stagione a diversi teatri italiani, dal Duse di Bologna allo Stabile di Torino e permetterà a non udenti, ipovedenti e non vedenti di andare a teatro grazie a speciali cuffie descrittive e sopratitoli sulla parte alta del palco.
A cura di Redazione Cultura
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Il progetto, nato a Forlì e da oggi esteso in diversi teatri italiani, permetterà alle persone con disabilità, in particolare a non udenti, ipovedenti e non vedenti, di andare a teatro e godere dello spettacolo in scena. Si intitola "No Limits" ed è un progetto unico in Italia, nato a Forlì nel 2011 con il centro Diego Fabbri, porta a teatro l'audiodescrizione in cuffia e i sopratitoli nella parte alta del palco, grazie anche alle sedi locali dell'Università di Bologna e della Uic, al contributo della Regione e al coinvolgimento dei Comuni di Cesena, Sarsina e Cattolica.

La novità, da quest'anno, è che dalla stagione 2017-18 che sta per cominciare l'iniziativa si estenderà a diversi teatri sparsi lungo la Penisola, con l'augurio che possano diventare tutti nel più breve tempo possibile. Accadrà con Ater, che coinvolgerà anche il Duse di Bologna e, lontano dall'Emilia Romagna, al Teatro Stabile di Torino e al Fortuna di Fano, in provincia di Pesaro, oltre ai teatri Boiardi di Scandiano, Magnani di Fidenza, Asioli di Correggio, Laura Betti di Casalecchio, Mac Pazieri di Pavullo e Comunale di Russi.

L'estensione del progetto si renderà possibile grazie all'ottenimento, da parte del centro Fabbri di Forlì, di finanziamenti europei per il progetto ‘Castle' di formazione dell'audiodescrittore e del sopra-titolatore. Un'ottima iniziativa in favore delle persone con disabilità, che in questo modo potranno veder crescere la loro possibilità di formazione ma soprattutto di partecipazione sociale, uscendo dalle case per poter andare a teatro.

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