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Stonehenge: scoperta la necropoli del popolo che costruì il famosissimo sito

L’annuncio dell’Università di Reading: un’antica necropoli è stata portata alla luce non lontano da Stonehenge. Conterrebbe i resti del popolo che costruì il celebre cerchio magico.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il celebre sito megalitico di Stonehenge
Il celebre sito megalitico di Stonehenge

Gli archeologi dell'Università di Reading hanno annunciato una nuova, inaspettata scoperta: una vasta necropoli che conterrebbe i resti degli antenati del popolo che ha costruito Stonehenge. Rimasto per centinaia di anni celato all'occhio umano, il tumulo che contiene le tombe è di fondamentale importanza nello studio, ancora in corso, della cultura, degli usi e dei costumi del grandioso popolo che costruì il magnifico sito megalitico.

Ribattezzato dagli studiosi “la casa dei morti”, il tumulo contiene una grande tomba fino ad ora rimasta inesplorata perché coperta dalla terra, risalente a 5 mila anni fa. La scoperta è stata fatta nella valle di Pewsey, nel Wiltshire, a metà strada fra Stonehenge e il sito megalitico di Avebury. La stessa posizione geografica testimonierebbe la scelta, da parte di questa popolazione, di essere sepolta vicino a quei luoghi considerati sacri.

Testimonianze dal neolitico

Immagine aerea della necropoli
Immagine aerea della necropoli

Il sito è composto da due grandi fossati che circondano un edificio, fin'ora rimasto “invisibile” a causa di migliaia di anni di aratura e coltivazione del suolo: grazie alla fotografia aerea e da un'accurata indagine geofisica, il terreno ha rivelato il suo straordinario segreto. Gli archeologi ritengono che la struttura possa contenere resti umani sepolti all'incirca nel 3600 a. C: sarebbe dunque un'importantissima testimonianza del periodo neolitico e delle prime comunità agricole che furono anche le costruttrici degli imponenti monumenti di Stonehenge.

Intorno alla scoperta c'è già grandissimo interesse, tanto che la scuola di archeologia che si occupa degli scavi ha deciso di aprire il cantiere al pubblico, che potrà osservare gli studiosi mentre lavorano per riportare alla luce questo nuovo mistero. Ma gli studi non si fermano qui: l'interesse intorno alla misteriosa leggenda di Stonehenge e alla cultura megalitica celtica non si è mai esaurito, ed è già stato annunciato che molti altri siti, fin'ora poco studiati, saranno riportati definitivamente alla luce, come quello di Marden Henge.

Il fascino inesauribile di Stonehenge

Dopo la campagna di scavi che ha portato alla scoperta, nel febbraio 2016, di una serie di sepolture femminili, gli studi sul mistero Stonehenge continuano. Un luogo di incredibile fascino, che fin dall'antichità ha suscitato nell'uomo curiosità, dando luogo anche a numerose leggende: la più famosa vuole che fu Mago Merlino a costruire l'imponente cerchio di megaliti, trasportando grazie alla magia gli enormi blocchi dall'Irlanda.

Ovviamente, si tratta solo di una leggenda: gli archeologi hanno confermato che il sito, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1986, fu costruito a partire dal 3000 a. C. La sua funzione è ancora dibattuta: i primi studiosi ottocenteschi ipotizzavano un legame con le popolazioni celtiche e con i riti religiosi connessi alle stelle, e molti sono ancora convinti che Stonehenge rappresenti un antico osservatorio astronomico.

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