Stereotipi e inni al guappo in carcere, quando Lino di Temptation Island tentò la carriera neomelodica
Lino Giuliano, insieme alla sua compagna Alessia Pascarella, sono stati tra i protagonisti della prima puntata di Temptation Island 2024. Nella trasmissione, condotta da Filippo Bisciglia, l'uomo ha ricreato, all'interno della trasmissione, dinamiche che si ricollegano al suo status di "Malessere", mostrando aspetti di tossicità e manipolazione emotiva che, per adesso, sono il primo grado di lettura della coppia. Una ricerca assolutamente voluta, almeno da Lino, nel suo percorso all'interno del talent televisivo e che ha subito prodotto, anche grazie al montaggio con in sottofondo Scatman, ricordi di un'era cinematografica che Gennaro Marco Duello ha definito qui come: "Il cinecocomero di Temptation Island, farfalloni meridionali con fidanzate gelose".
Uno spirito che trasuda anche in ambiti pre-Temptation Island per Lino Giuliano, come mostrano i suoi canali sociali, in cui c'è un'esaltazione continua della manipolazione. In uno dei TikTok, pubblicati sul proprio profilo, Giuliano riprende un trend e nella didascalia scrive: "Ste ragazze che studiano psicologia e poi si fanno comandare da me che ho la terza media e sto chin e guaj". Scorrendo sul profilo, ci sono anche "prove di recitazione" con in sottofondo una scena della serie tv Gomorra, insieme ad Armando Incarnato, diventato popolare per la partecipazione a Uomini e Donne. La riproduzione grottesca e stereotipata del racconto seriale di Gomorra, non è l'unico accenno di Giuliano, che solo qualche anno prima aveva collaborato con suo fratello, un celebre cantante neomelodico, per il brano Guagliò.
Il singolo, uscito nel 2021, non ha superato i 30mila ascolti su YouTube e, per ora, rimane ancora l'unico brano caricato sul profilo I Fratelli Giuliano. Il singolo riprende Despacito di Luis Fonsi ed è arrangiato e missato da Franco Lo Piano: vede anche la partecipazione di Luca Di Stefano, aka Luca il sole di notte, all'epoca. Nel video, sin dai primi secondi, è chiaro il tema della canzone: una storia di rivalsa che cerca di raccogliere attraverso un racconto stereotipato, la maggior fetta di pubblico. Dalla povertà iniziale alla figura del "guappo vero che è carcerato ancora", la canzone diventa una corsa a tappe tra i personaggi maggiori dell'ambiente TikTok Napoli, una sorta di All Star della nuova "televisione" partenopea. Una scelta che sembra suggerire altro rispetto al messaggio finale, in cui i due autori cantano: "Guagliò, c'è chi dice che non ce la puoi fare, che c'è bisogno della pubblicità, ma se il pezzo è forte, va da solo".
Il video, ancora online su YouTube qui, ma con i commenti disattivati al pubblico, è il primo tentativo musicale di Lino Giuliano, forse l'unico disponibile al pubblico. Non una novità, soprattutto negli anni in cui il processo di crescita di una fascia molto ampia di creator si può ricreare così: engangement polarizzato, ricerca di uno slogan (hashtag), produzione di un ritornello latin/rap con cui invadere un mercato parallelo. Ma adesso, dopo il racconto di rivalsa sociale attraverso la musica, ci si potrebbe attendere, alla fine della sua avventura a Temptation Island, magari una doppia scelta musicale. Da una parte, l'ambito brano filo-nostalgico sull'amor perduto/riconquistato. Ma c'è da scommettere che il pubblico potrebbe essere molto più interessato all'aspetto tossico mostrato, finora, da Lino: a quel punto, cosa ci dividerebbe da un tentativo di tormentone estivo da spiaggia? Probabilmente poco o nulla.