Sten Lex a Roma: la mostra a Wunderkammern
Con un’affollatissima inaugurazione il 7 febbraio Wunderkammern, la galleria romana di urban art del quartiere di Torpignattara, ha aperto al pubblico l’attesa mostra di Sten Lex, che porta i lavori del duo di artisti dai muri della strada alle pareti della galleria, con un risultato efficace e intrigante.
Sten Lex
Anche Banksy è tra i fans di Sten e Lex, considerato che nel 2008 li convocò tra gli autori invitati al suo Cans Festival di Londra. Oggi i due street artists sono tra gli artisti italiani più riconosciuti a livello internazionale, con straordinari lavori outdoor ed indoor a Roma – da Garbatella a San Lorenzo, da Ostiense al Colosseo – ma anche a Bari, ad Atlanta o a Shanghai, per citare solo qualcuno tra i tanti siti dei loro interventi. 15 anni fa esordirono tra le strade della capitale e, in linea con le consuetudini e le necessità della street art, optarono per l’anonimato. Entrambi classe 1982, un uomo e una donna con pseudonimi strettamente legati alla propria arte di strada: Sten, da “stencil”, per lui; Lex, da “legge”, per lei.
La tecnica dello stencil poster
Nel corso degli anni hanno acquisito una cifra stilistica inconfondibile e ormai amata trasversalmente da un pubblico molto ampio. Pionieri della pratica dello stencil nella urban art italiana, a partire dal 2010 hanno praticamente inventato una nuova tecnica che da necessità si è fatta gioco e poi è diventata stile: si tratta dello stencil poster che, in corso d’opera, trasforma un poster in uno stencil che poi in parte viene rimosso e in parte si integra col lavoro. Il poster con la figura da riprodurre viene incollato al supporto (muro o legno); con un taglierino viene ritagliata la figura così da trasformare il poster in una matrice; si dipinge poi ricoprendo “vuoti” e “pieni” dello stencil; infine ciò che rimane del poster ritagliato, ovvero della matrice. viene strappato via per lasciar emergere la figura finale dipinta. Negli interventi outdoor spesso gli artisti scelgono di lasciare che la carta dello stencil venga rimossa naturalmente per l’intervento di agenti atmosferici che dunque col tempo trasformano e svelano l’opera. In tutti i casi, sia su muro che su legno, restano residui di carta che entrano a far parte dell’opera.
Le matrici distrutte
Le matrici distrutte sono dunque il risultato della tecnica dello stencil poster che rimane sull’opera strappato, attaccato per metà, penzolante, ridotto a brandelli, in un risultato dall’estetica accattivante. Nelle Matrici Distrutte di Sten Lex si fondono stile e funzione, esecuzione e risultato, costruzione e distruzione, tecnica, processo e oggetto. Al contempo accade che la riproducibilità, insita nel concetto stesso di stencil, finisce per essere contraddetta e eliminata: al contrario, la matrice distrutta afferma paradossalmente l’unicità di un lavoro.
La mostra a Wunderkammern
Alla galleria Wunderkammern di Roma, fino al 28 marzo, Sten e Lex mettono in mostra le loro tecniche, il loro processo creativo e le loro scoperte con una nuova serie di opere realizzate ad hoc per lo spazio d’arte di Torpignattara. Supporti di legno dipinti per lo più in bianco e nero, dove i residui di carta penzolanti e strappati conferiscono alle opere un’idea di processualità, come se quegli oggetti fossero vivi e in divenire. Quadri astratti dove il segno grafico, sulla superficie e sulla matrice, costruisce e distrugge: composizioni geometriche o segni caotici, labirinti squadrati o scarabocchi eleganti, sono grandi emblemi delicati e incisivi di tutta l’eccezionale produzione di Sten Lex.